Qual e l’orario migliore per assumere un integratore con Omega-3?

Written by Andy Mobbs
Reviewed by Kimberly Langdon
immagine principale per il blog su quando assumere omega 3

Gli acidi grassi omega 3 sono noti per essere in grado di favorire la salute cardiaca, le funzioni cerebrali e per ridurre le infiammazioni. Se stai assumendo un integratore con omega 3 o stai pensando di iniziare ad assumerlo, potresti chiederti qual è l’orario migliore per farlo, con lo scopo di ottimizzarne i benefici.

Di giorno o di sera? Quando assumere omega 3?

A dire il vero, non esiste un “momento migliore” per assumere integratori con omega-3. Cosa molto più importante, è la costanza. Assumere l’integratore allo stesso orario ogni giorno aiuta infatti a mantenere livelli stabili di acidi grassi omega 3 nel proprio corpo, migliorandone l’efficacia sul lungo periodo.

La scelta tra assumere integratori con omega 3 la mattina o la sera spesso dipende da motivi o preferenze personali, o dalla propria routine.

Assunzione la mattina

Qualcuno preferisce assumere integratori con omega 3 la mattina per partire con il piede giusto e con una buona dose di energia. L’accoppiamento di omega 3 con un integratore specifico per la mattina, come i nostri probiotici, può favorire la salute intestinale.

Assunzione la sera

Qualcuno preferisce invece assumere integratori con omega 3 la sera, specialmente se è in questo momento della giornata che consumano il pasto principale. L’assunzione di omega 3 con un pasto completo e contenente grassi può migliorarne l’assorbimento. Inoltre, l’accoppiamento con un integratore a base di magnesio come MagEnhance può favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno.

Bisogna assumere omega 3 a stomaco vuoto o ai pasti?

Indipendentemente dal momento della giornata che si scegliere, l’importante è assumere integratori con omega 3 con cibi che contengano grassi salutari. Questa pratica migliora il tasso di assorbimento degli acidi grassi.

integratore di omega 3 da laboratori intelligenti

Il grasso nei pasti stimola il rilascio di enzimi digestivi come la lipasi pancreatica, che aiuta a demolire i trigliceridi omega 3 affinché vengano assorbiti nell’intestino tenue (1).

Ad esempio, uno studio ha scoperto che un pasto contenente 44 grammi di grassi è in grado di migliorare l’assorbimento di omega 3 del 300% rispetto ad un pasto con 8 grammi di grassi (2).

Un altro studio ha registratoun aumento del 400% del tasso di assorbimento quando l’omega 3 era assunto con un pasto ad elevato contenuto di grassi (3).

Scegliere la forma corretta: trigliceridi o estere etilico?

Non tutti gli integratori con omega 3 sono uguali. La forma scelta – trigliceridi o estere etilico – influisce sia sull’assorbimento che sull’efficacia.

Gli omega 3 in forma di trigliceridi assomigliano molto alla forma che hanno in natura, ad esempio in cibi come il pesce. Questa forma viene assorbita meglio dal corpo e di norma causa meno problemi di digestione con spiacevoli rigurgiti al sapore di pesce. Inoltre, i trigliceridi non richiedono necessariamente l’accoppiamento con pasti ricchi di grassi per l’assorbimento, il che li rende una scelta molto più affidabile (1, 2, 4).

Per contro, l’olio di pesce da estere etilico è una forma processata di omega 3. Anche se comunque presenta dei benefici, l’estere etilico viene assorbito in modo meno efficiente, tra le 10 e le 50 volte in meno, a causa della sua struttura chimica modificata. Gli studi dimostrano che l’assorbimento può essere tra il 300% e il 400% inferiore rispetto alla forma di trigliceridi, specialmente quando assunto con pasti poveri di grassi; inoltre la forma da estere etilico può causare un numero più consistente di problemi digestivi (4, 5).

Articolo collegato: Che differenza c’è tra olio di pesce con omega 3 da trigliceridi e da estere etilico?

Come affrontare i più comuni problemi digestivi

Qualche individuo può riscontrare problemi digestivi con l’assunzione di integratori con omega 3, ad esempio eruttazioni dal sapore di pesce o indigestione. Ecco alcuni consigli per ridurre la portata di questi disagi:

  • Assunzione ai pasti: come indicato precedentemente, il consumo di omega 3 con pasti contenenti grassi può ridurre i problemi digestivi.
  • Preferire formulazioni anti-eruttazioni: il nostro integratore con omega 3 ultra puro è stato studiato per evitare le eruttazioni, riducendo il rischio di retrogusto di pesce. Nelle nostre softgel non utilizziamo il rivestimento enterico perché può ridurre l’assorbimento.
  • Iniziare con una dose bassa: la dose giornaliera che consigliamo è di 3 softgel, che forniscono un totale di 2.250 mg di acidi grassi omega 3. Tuttavia, chi è all’inizio del trattamento può iniziare con una o due softgel al giorno, aumentando progressivamente fino a raggiungere la dose completa non appena il corpo è si è adattato.

In conclusione

L‘orario migliore per assumere integratori con omega 3 è quello che meglio si adatta alla tua routine e che ti permette di garantire costanza. Ricorda di assumere il tuo integratore con un pasto che contenga grassi sani per ottimizzarne l’assorbimento e considera la possibilità di accoppiarlo ad altri integratori in linea con i tuoi obiettivi per la salute.

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Riferimenti:

  1. Schuchardt J. P. e Hahn A., “Bioavailability of Long-Chain Omega-3 Fatty Acids”, Prostaglandins, Leukotrienes and Essential Fatty Acids, vol. 89, n. 1, luglio 2013, pagg. 1-8, https://doi.org/10.1016/j.plefa.2013.03.010
  2. Lawson L. D. e Hughes B. G., “Absorption of Eicosapentaenoic Acid and Docosahexaenoic Acid from Fish Oil Triacylglycerols or Fish Oil Ethyl Esters Co-Ingested with a High-Fat Meal”, Biochemical and Biophysical Research Communications, vol. 156, n. 2, ottobre 1988, pagg. 960-963, https://doi.org/10.1016/s0006-291x(88)80937-9
  3. Kling D. F., et al., “Omega-3 Free Fatty Acids Demonstrate More than 4-Fold Greater Bioavailability for EPA and DHA Compared with Omega-3-Acid Ethyl Esters in Conjunction with a Low-Fat Diet: The ECLIPSE Study †”, Journal of Clinical Lipidology, vol. 5, n. 3, maggio 2011, pag. 231, https://doi.org/10.1016/j.jacl.2011.03.062
  4. Beckermann B., et al., “Comparative Bioavailability of Eicosapentaenoic Acid and Docasahexaenoic Acid from Triglycerides, Free Fatty Acids and Ethyl Esters in Volunteers”, Arzneimittel-Forschung, vol. 40, n. 6, 1 giugno 1990, pagg. 700-704, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2144420/
  5. Yang L. Y., et al., “Lipolysis of Menhaden Oil Triacylglycerols and the Corresponding Fatty Acid Alkyl Esters by Pancreatic Lipase in Vitro: A Reexamination”, Journal of Lipid Research, vol. 31, n. 1, 1 gennaio 1990, pagg. 137-147, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/2313198/

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