La prossima volta che andrai a fare una passeggiata nel bosco, tieni gli occhi aperti e vedi se riesci a trovare funghi testa di scimmia, un nootropico naturale che può aiutare il tuo cervello a funzionare al massimo delle sue capacità! Questi funghi hanno un aspetto caratteristico, perciò non dovrebbe essere complicato individuarli. Assomigliano alla criniera di un leone, ad un pezzo di corallo o, appunto, alla testa di una scimmia capelluta. Cerca sui fianchi di tronchi di alberi morti, specialmente a legno duro, e potresti notare un gruppetto di questi funghi.
Cosa rende tanto interessante il fungo testa di scimmia? Cosa se ne ricava dall’assunzione? Quanti bisogna assumerne per ottenere eventuali benefici per la salute? Continua a leggere perché risponderemo a tutte le tue domande su questi gustosi funghi!
Questo post affronta tutti gli argomenti che riguardano il fungo testa di scimmia, ad esempio cos’è, perché è un popolare nootropico, altri potenziali benefici per la salute, come utilizzarlo (al naturale o come integratore), eventuali effetti collaterali e molto altro!
Table of Contents
Cos’è il fungo testa di scimmia?
Il fungo testa di scimmia è noto con molti altri nomi, ma il nome scientifico per la sua varietà più comune è Hericium erinaceus. Altre specie simili ma meno note sono l’Hericium americanum e l’Hericium coralloides. Appartengono tutti al gruppo dei funghi idnoidi e si trovano in tutto l’emisfero nord in Asia, Europa e Nord America. Ecco altri soprannomi popolari con cui questi funghi sono conosciuti:
- Fungo criniera di leone in inglese
- Fungo montagna del monaco (yamabushitake) in giapponese
- Fungo riccio, pon-pon e barbuto in Nord America e in Europa
Per fortuna, il fungo testa di scimmia NON ha sosia velenosi, perciò se lo trovi in natura saprai che è completamente sicuro da mangiare (anche se non crudo). Oltre al suo aspetto caratteristico, il suo sapore e la sua consistenza sono simili a quelle del granchio e dell’aragosta, perciò rappresenta un ingrediente perfetto per ricette a base di pesce!
Il fungo testa di scimmia come potente nootropico: cosa ne pensa la scienza?
Si dice che il fungo testa di scimmia abbia proprietà per il potenziamento cognitivo ed è pubblicizzato come nootropico naturale, un medicinale intelligente, un fungo per il cervello, un miglioratore dell’intelligenza. Ma c’è del vero dietro queste affermazioni?
Per prima cosa, definiamo il significato di “nootropici”.
Secondo lo psicologo rumeno che ha coniato il termine, i nootropici sono composti o sostanze in grado di “piegare la mente”. I nootropici sono sicuri e atossici, aiutano a migliorare la memoria, l’apprendimento e le funzioni cognitive senza effetti collaterali o con effetti collaterali lievi (1).
Il fungo testa di scimmia è un efficace nootropico?

Ecco cosa ne dicono un paio di studi scientifici.
Ad un gruppo misto (uomini e donne) di anziani giapponesi con leggeri problemi cognitivi è stato somministrato il fungo testa di scimmia o un placebo. Il gruppo che aveva assunto il fungo aveva ricevuto quattro pastiglie da 250 mg per tre volte al giorno per 16 settimane (per un totale di 3000 mg al giorno). I punteggi per determinare le funzioni cognitive sono stati misurati a 8, 12 e 16 settimane.
Il risultato? Il gruppo che aveva assunto il fungo testa di scimmia ha ottenuto punteggi considerevolmente più elevati rispetto al gruppo che aveva assunto il placebo. Tuttavia, già quattro settimane dopo aver interrotto l’assunzione del fungo, i punteggi erano calati in modo significativo. Non sono stati segnalati effetti avversi. Questo studio dimostra che è necessario continuare ad assumere il fungo testa di scimmia se si vogliono mantenere i benefici sulle funzioni cognitive (2).
Un altro studio ha suddiviso in maniera casuale 30 donne in menopausa in due gruppi, ai quali sono stati somministrati biscotti contenenti 500 mg di fungo testa di scimmia in polvere o un placebo. I due gruppi hanno mangiato quattro biscotti al giorno per quattro settimane (con un dosaggio pari quindi a 2000 mg al giorno). Alla fine, si è notato che le donne che avevano mangiato i biscotti con il fungo avevano avuto meno episodi di ansia, depressione, frustrazione e palpitazioni rispetto al gruppo placebo (3), e questa è la prova che il fungo testa di scimmia è realmente efficace!
Il fungo testa di scimmia rende davvero più intelligenti?
È una vecchia questione: la leggenda racconta che i monaci buddisti bevano tè con fungo testa di scimmia da secoli proprio per questo motivo. Si dice che sia in grado di migliorare la potenza del cervello e la concentrazione nei lunghi periodi di meditazione.
I due studi che abbiamo citato nel precedente paragrafo di certo supportano questa teoria (2, 3). Come nootropico, il fungo testa di scimmia può in effetti favorire un incremento della memoria e una migliore capacità di apprendimento. Può aiutare ad aumentare la capacità di focalizzarsi e concentrarsi, in modo da riuscire a memorizzare più velocemente le informazioni.
Quindi, perché non provare questo medicinale intelligente naturale? Può sicuramente essere d’aiuto per raggiungere i propri obiettivi, sia nella vita privata che nel lavoro!
Micelio e corpi fruttiferi del fungo testa di scimmia: qual è meglio per gli integratori?
I funghi possono essere divisi in due parti: quella visibile e quella interrata. La parte visibile è conosciuta come corpo fruttifero, cioè il “fungo” come noi tutti lo conosciamo. La parte interrata è nota col nome di micelio, e corrisponde alla parte radicale che fornisce nutrimento al fungo vero e proprio sopra la terra.
Ecco un’infografica per spiegare la questione:

I corpi fruttiferi contengono erinocenoni, mentre il micelio contiene erinacine. Entrambi i composti favoriscono la sintesi del fattore di crescita nervoso, il che significa che il consumo o l’integrazione con fungo testa di scimmia può stimolare la crescita e la riparazione dei neuroni. Ciò, a sua volta, promuove una migliore capacità di memorizzazione e apprendimento (4).
Il problema delle capsule con micelio del fungo testa di scimmia
Tuttavia, gli integratori a base di micelio di fungo testa di scimmia destano qualche dubbio. La maggior parte dei funghi testa di scimmia prodotti a scopo commerciale vengono coltivati su un substrato di cereali, il che significa che quando il micelio viene raccolto, tipicamente contiene più amido del micelio vero e proprio (5).
Inoltre, il micelio stesso ha un contenuto prossimo allo zero di beta-glucano, un polisaccaride naturale dalle potenti proprietà immunitarie (6). I beta-glucani possono inoltre abbassare i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di patologie cardiache (7).
Perché gli integratori prodotti con i corpi fruttiferi del fungo testa di scimmia sono la scelta migliore?
I prodotti a base di corpi fruttiferi del fungo testa di scimmia sono la scelta ideale. In questo modo si utilizzerà il fungo vero e proprio, e non le “radici”, con tutti i composti bioattivi e i benefici per la salute che ne derivano.
Ecco perché per l’integratore con fungo testa di scimmia di Intelligent Labs utilizziamo solamente estratti dai corpi fruttiferi. Ogni porzione del nostro prodotto a base di fungo testa di scimmia contiene 1000 mg di estratto di corpi fruttiferi, con un contenuto di beta-glucani standardizzato almeno al 25%.
Articolo collegato: Micelio e corpi fruttiferi del fungo testa di scimmia a confronto: le cose da sapere
Come utilizzare i funghi testa di scimmia?
Oltre all’assunzione del fungo testa di scimmia come integratore (di solito in polvere), ci sono molti altri modi per sfruttare questo gustoso fungo.
Ma prima di procedere, probabilmente ti stai domandando se c’è una ragione per mangiare questi funghi. Beh, di sicuro… proprio come molti altri funghi commestibili, il fungo testa di scimmia ha un contenuto estremamente basso di grassi e calorie. Insomma, è perfetto per chiunque stia tenendo sotto controllo il peso corporeo (8)!
Ecco una lista delle informazioni nutritive per una porzione di 70 g di fungo testa di scimmia (9):
Calorie: 15,4 | Calcio: 2,1 mg |
Proteine: 2,16 g | Ferro: 0,35 mg |
Grassi: 0,24 g | Potassio: 223 mg |
Carboidrati: 2,28 g | Magnesio: 6,3 mg |
Fibre: 0,7 g | Fosforo: 60,2 mg |
Ecco alcuni modi per gustare questi funghi:
- Freschi: è possibile aggiungere i funghi freschi a zuppe di verdure, oppure si possono saltare in padella, friggere, cuocere al forno o alla griglia. Si tratta di un ingrediente piuttosto versatile, che può essere usato praticamente in ogni piatto (dai un’occhiata a queste idee per ricette con funghi testa di scimmia). Inoltre, per i vegani, rappresenta un sostituto perfetto per carne e pesce!
- Secchi: i funghi secchi possono essere usati più o meno come quelli freschi, ma occorre un passaggio in più: devono essere reidratati immergendoli in acqua. Controlla le istruzioni sulla confezione per sapere se è necessario risciacquarli prima dell’uso.
- In polvere: è la forma in cui sono prodotti la maggior parte degli integratori a base di fungo testa di scimmia. Per fare qualche esempio, è possibile aggiungerla a caffè, tè, frullati, nella preparazione di biscotti, o a colazione in una scodella di latte e fiocchi d’avena.
Oltre ad essere un efficace nootropico, il fungo testa di scimmia offre altri benefici per la salute?
Ecco alcuni degli altri potenziali benefici per la salute che si possono ottenere con questo delizioso fungo, sia nella dieta che come integratore.
1) Può aiutare a migliorare depressione, ansia e sonno
Esistono molti antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione di serotonina (SSRI), gli inibitori della ricaptazione di serotonina e norepinefrina (SNRI) e gli inibitori della monoamino ossidasi. Tuttavia, questi medicinali richiedono una prescrizione medica a causa dei loro potenziali effetti collaterali e per le possibili interazioni con altri farmaci (10). Fortunatamente, esistono alternative naturali, una delle quali è proprio il fungo testa di scimmia!
In uno studio della durata di otto settimane che ha stabilito la relazione tra umore e disturbi del sonno in pazienti sovrappeso e obesi, i ricercatori hanno scoperto che l’assunzione da parte dei volontari di capsule contenenti Hericium erinaceus aveva determinato un miglioramento dei sintomi della depressione, dell’ansia e della qualità del sonno. Le capsule erano state formulate con un estratto all’80% dal micelio e al 20% dai corpi fruttiferi (11).
2) Può aiutare a combattere la leucemia e altre forme di cancro
Oggi la leucemia non è più una sentenza di morte certa come qualche decennio fa. Gli sviluppi nella terapia farmacologica hanno aiutato a migliorare il recupero e i tassi di sopravvivenza nei pazienti a cui è stata diagnosticata questa malattia (13).
Finora, gli studi in vitro indicano che il fungo testa di scimmia potrebbe essere un’ulteriore opzione di trattamento per la leucemia. I principi attivi del fungo testa di scimmia estratti con acqua calda e etanolo al 50% in microonde hanno mostrato una costante attività apoptotica rispetto alle cellule della leucemia monocitaria umana (14).
Secondo uno studio del 2018, i composti bioattivi nei funghi medicinali (compreso il fungo testa di scimmia) possiedono le seguenti proprietà anticancro (15):
- Stimolano l’attività del sistema immunitario
- Hanno un potenziale antiossidante
- Uccidono le cellule tumorali (attività apoptotica)
- Hanno un’attività antimetastatica
- Offrono protezione all’intestino
- Bloccano l’angiogenesi per far morire di fame le cellule tumorali
Inoltre, l’assunzione di capsule a base di fungo testa di scimmia può persino aiutare a favorire l’efficacia di medicinali antitumorali come il 5-fluorouracile. Sia il fungo testa di scimmia che il 5-fluorouracile si sono dimostrati utili a sopprimere la crescita del tumore, a ridurre le infiammazioni e a migliorare la composizione nel modello murino xenotrapiantato di cancro (16).
3) Favorisce la salute intestinale
Il microbiota intestinale negli esseri umani ospita milioni di miliardi di microrganismi, sia benefici che non. Essi contribuiscono con nutrienti e sono utili per l’estrazione dell’energia dal cibo che mangiamo. Aiutano inoltre le funzioni immunitarie, oltre ad altre innumerevoli attività. Quando viene meno l’equilibrio del microbiota intestinale, fenomeno conosciuto come disbiosi, sono stati evidenziati svariati problemi di salute, tra i quali infiammazioni, malnutrizione, problemi neurologici e persino il cancro (17).
Fortunatamente, gli studi indicano le capacità del fungo testa di scimmia di promuovere la diversità e regolare la composizione del microbiota intestinale. In un piccolo studio al quale hanno partecipato 13 soggetti in salute, ai quali è stato somministrato fungo testa di scimmia in polvere, i ricercatori hanno riferito che l’integrazione aveva determinato un aumento della popolazione dei batteri benefici e un corrispondente calo nella popolazione dei batteri dannosi (18).
4) Migliora il metabolismo dei lipidi, con un possibile calo di peso
Gli studi sugli animali indicano che il fungo testa di scimmia può aiutare nel metabolismo dei lipidi. Ad esempio, i topi alimentati con una dieta ricca di grassi e fungo testa di scimmia per 28 giorni hanno mostrato un calo significativo del loro peso corporeo, della massa grassa e dei livelli di trigliceridi nel fegato (19).
Inoltre, un eso-biopolimero ricavato dal micelio del fungo testa di scimmia ha avuto un effetto ipolipidemizzante nei topi. Il biopolimero ha aumentato in modo significativo i livelli del colesterolo buono (HDL) e ridotto quelli del colesterolo cattivo (LDL), del colesterolo totale e dei trigliceridi. Tutte queste modifiche positive hanno portato ad una riduzione del rischio di patologie cardiovascolari (20).
I ricercatori Ganesan e Xu hanno incluso il fungo Hericium erinaceus nella loro lista di funghi medicinali e commestibili con effetti contro l’obesità e in grado di abbassare il colesterolo. Essi hanno inoltre consigliato il consumo regolare di funghi, assieme ad un regolare esercizio fisico, per poter godere appieno di tutti i benefici per la salute di questi funghi ricchi dal punto di vista nutrizionale (8).
5) L’Hericium erinaceus può avere benefici neuroprotettivi
Studi recenti indicano che alcuni funghi possano avere proprietà neuroprotettive. Gli erinocenoni e le erinacine presenti nei funghi stimolano il fattore di crescita nervoso (21). Ciò significa che se a causa di lesioni o malattie perdiamo o danneggiamo dei neuroni (cellule del cervello e del sistema nervoso), il fungo testa di scimmia può aiutare a ripristinarli o a rigenerarli!
Tuttavia, non tutti i funghi medicinali o edibili hanno queste proprietà. Mori et al. hanno esaminato gli estratti con etanolo di quattro funghi, cioè il fungo testa di scimmia, il cardoncello, il maitake e l’Agaricus. I ricercatori hanno concluso che solo il fungo testa di scimmia contiene composti bioattivi in grado di stimolare il fattore di crescita nervoso (22).
Zhang et al. hanno riferito che il fungo testa di scimmia è in grado di fornire benefici neuroprotettivi nelle cellule DPC12 dei topi contro la neurotossicità indotta. Questo esperimento suggerisce che il fungo testa di scimmia possa aiutare a curare o prevenire malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e la demenza. Sfortunatamente, questo esperimento non può essere replicato negli esseri umani, dal momento che richiede la raccolta e l’analisi fisica di tessuto cerebrale (23).
Inoltre, uno studio in vitro mostra che il fungo testa di scimmia può anche favorire lo sviluppo di cellule cerebrali coltivate e regolare il processo di mielinizzazione, vale a dire che può aiutare a riparare la mielina danneggiata. Ciò è importante perché il danno alla guaina mielinica può portare alla sclerosi multipla (24).
6) Può aiutare a gestire il diabete
Il diabete può determinare gravi complicazioni come danni ai nervi, patologie cardiache, danni ai reni, perdita della vista e ictus. Un paio di studi su animali hanno segnalato che questo fungo può aiutare a gestire il diabete migliorando la resistenza all’insulina e abbassando i livelli di glucosio nel sangue (26, 27).

Quali sono gli effetti collaterali dell’assunzione di integratori con fungo testa di scimmia?
Il fungo testa di scimmia è generalmente considerato sicuro e atossico, senza effetti collaterali o con effetti collaterali lievi. In effetti, i pazienti affetti da cancro hanno avuto molti meno effetti collaterali rispetto a quelli trattati con chemioterapia e radioterapia (4).
Esiste una dose consigliata?
La maggior parte delle ricerche sono state condotte sui topi, ma gli studi sugli esseri umani che abbiamo preso in considerazione hanno utilizzato 2-3 grammi di polvere di fungo testa di scimmia senza alcun problema (2, 3). Per quanto riguarda il nostro integratore con fungo testa di scimmia, la nostra porzione consigliata di due capsule contiene 1000 mg di estratto dai corpi fruttiferi del fungo.
Qual è il miglior orario per assumere il fungo testa di scimmia?
Se stai assumendo il fungo testa di scimmia per i suoi benefici come nootropico, il migliore orario per prenderlo è la mattina, così potrà aiutare a concentrarti e completare le attività nella tua lista delle cose da fare. Anche se lo assumi nell’ambito di una terapia nootropica, la mattina è preferibile. Tuttavia, se lo consumi come spuntino o in un pasto, qualsiasi orario del giorno va bene!
Il fungo testa di scimmia aumenta la sonnolenza?
Il fungo testa di scimmia può aiutare a migliorare la qualità del sonno (11), ma non causa sonnolenza di per sé. Tuttavia, i funghi agiscono in modo diverso da persona a persona. Se avverti sonnolenza dopo averlo assunto, forse alleviare l’effetto con una tazza di caffè potrà aiutarti a tenerti sveglio. Dai un’occhiata a questo posto per scoprire se è una buona idea assumere il fungo testa di scimmia prima di andare a letto.
Il fungo testa di scimmia crea dipendenza?
No, non esistono prove che il fungo testa di scimmia crei dipendenza. Perciò, se stai pensando di assumerlo per i suoi benefici come calmante e antidepressivo, fai pure! Non dovrai preoccuparti di eventuali dipendenze, come invece accade per gli antidepressivi sintetici.
Si può usare il fungo testa di scimmia nel caffè?
Certo che sì, ma il sapore del fungo potrebbe modificare quello del caffè. Perciò, se ti sta bene, aggiungi pure il fungo testa di scimmia in polvere al tuo caffè o ad altre bevande. Se non hai problemi con il caffè al sapore di fungo, allora mezzo cucchiaino è di solito la quantità giusta con la quale iniziare. Il caffè al fungo testa di scimmia non solo ti darà l’energia per iniziare la giornata con il piede giusto, ma potrà anche aiutarti a mantenere un buono stato mentale per tutto il resto del giorno.
Dove si può acquistare il fungo testa di scimmia fresco?
A seconda di dove vivi, i funghi freschi potrebbero non essere facili da reperire. La cosa positiva è che ci sono molti coltivatori di funghi che offrono i loro prodotti online.
In conclusione
Il fungo testa di scimmia offre moltissimi potenziali benefici per la salute, sia che venga consumato come cibo che sotto forma di integratore in polvere. I rischi legati all’assunzione di questo fungo sono praticamente pari a zero, tranne ovviamente il caso in cui non si soffra di allergie specifiche. Se si assumono capsule con fungo testa di scimmia, è necessario assicurarsi di seguire le istruzioni presenti sull’etichetta del prodotto. E, ovviamente, la migliore scelta è di acquistare solo da marchi rispettabili e conosciuti che utilizzano estratto dai corpi fruttiferi (e non dal micelio) del fungo testa di scimmia.
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Riferimenti
(1) Giurgea C. E., “The nootropic concept and its prospective implications”, Drug Development Research, volume 2, numero 5, pagg. 441-446.
(2) Mori K., Inatomi S., Ouchi K., Azumi Y., Tuchida T., “Improving effects of the mushroom Yamabushitake (Hericium erinaceus) on mild cognitive impairment: a double-blind placebo-controlled clinical trial”, Phytotherapy Research, volume 23, numero 3, pagg. 367-372.
(3) Nagano M., Shimizu K., Kondo R., Hayashi C., Sato D., Kitagawa K., Ohnuki K., “Reduction of depression and anxiety by 4 weeks Hericium erinaceus intake”, Biomed Res., agosto 2010, 31(4):231-7.
(4) Thongbai B., Rapior S., Hyde K. D., Wittstein K., Stadler M., “Hericium erinaceus, an amazing medicinal mushroom”, pubblicato il 16 settembre 2015.
(5) “Our Guide to the Best Lions Mane Mushroom Extract Supplements in the UK”, Mindnutrition: https://mindnutrition.com/blog/guide-to-the-best-lions-mane-mushroom-extract-supplements-in-the-uk
(6) Sook Kim H., Hong J. T., Kim Y., Han S.-B., “Stimulatory Effect of β-glucans on Immune Cells”, Immune Netw, agosto 2011, 11(4):191-5.
(7) “Beta-Glucans – Uses, Side Effects, and More”, WebMD: https://www.webmd.com/vitamins/ai/ingredientmono-1041/beta-glucans
(8) Ganesan K., Xu B., “Anti-Obesity Effects of Medicinal and Edible Mushrooms”, Molecules 2018, 23(11), 2880.
(9) Beabout L., “Here are 5 Potential Benefits of Lion’s Mane Mushrooms”, recensito da un punto di vista medico da Elisabetta Politi, CDE, MPH, RD.
(10) Fulghum Bruce D., PhD, “Depression Medicines”, recensito da un punto di vista medico da Jennifer Robinson, MD il 26 aprile 2023.
(11) Vigna L., Morelli F. et al., “Hericium erinaceus Improves Mood and Sleep Disorders in Patients Affected by Overweight or Obesity: Could Circulating Pro-BDNF and BDNF Be Potential Biomarkers?”, volume 2019, ID articolo 7861297.
(12) Chong P. S., Fung M.-L. et al., “Therapeutic Potential of Hericium erinaceus for Depressive Disorder”, Int. J. Mol. Sci., 2020, 21(1), 163.
(13) The Oklahoman, “Leukemia Diagnosis No Longer Automatic Death Sentence”, https://www.oklahoman.com/story/news/1991/04/29/leukemia-diagnosis-no-longer-automatic-death-sentence/62529482007/
(14) Kim S. P,, Kang M. Y., Choi Y. H., Kim J. H., Nam S. H. e Friedman M., “Mechanism of Hericium erinaceus (Yamabushitake) mushroom-induced apoptosis of U937 human monocytic leukemia cells”, prima pubblicazione 8 giugno 2011.
(15) Blagodatski A., Yatsunskaya M., Mikhailova V., Tiasto V., Kagansky A., Katanaev V. L., “Medicinal mushrooms as an attractive new source of natural compounds for future cancer therapy”, Oncotarget, 2018; 9: 29259-29274. Consultato all’indirizzo https://www.oncotarget.com/article/25660/text/
(16) Wang D., Zhu X., Tang X., Li H., Yizhen X., Chen D., “Auxiliary antitumor effects of fungal proteins from Hericium erinaceus by target on the gut microbiota”, Journal of Food Science, volume 85, numero 6, pagg. 1872-1890.
(17) Lozupone, C., Stombaugh, J., Gordon, J. et al., “Diversity, stability and resilience of the human gut microbiota”, Nature 489, 2012, pagg. 220–230, https://doi.org/10.1038/nature11550
(18) Xie X.-Q., Geng Y., Guan, Q., Ren, Y., Guo, L., Lv Q., Lu, Z.-M., Shi, J.-S., Xu, Z.-H., “Influence of Short-Term Consumption of Hericium erinaceus on Serum Biochemical Markers and the Changes of the Gut Microbiota: A Pilot Study”, 2021, 13, 1008
(19) Hiwatashi K., Kosaka Y., Suzuki N., Hata K., Mukaiyama T., Sakamoto K., Shirakawa H. e Komai M., “Yamabushitake Mushroom (Hericium erinaceus) Improved Lipid Metabolism in Mice Fed a High-Fat Diet”, Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry, 2010, 74:7, 1447-1451, DOI: 10.1271/bbb.100130
(20) Yang B.-K., Park J.-B. e Song C.-H., “Hypolipidemic Effect of an Exo-biopolymer Produced from a Submerged Mycelial Culture of Hericium erinaceus”, pagg. 1292-1298, ricevuto il 16 dicembre 2002, accettato il 21 febbraio 2003, pubblicato online il 22 maggio 2014.
(21) Seaton Jefferson R., “Researchers Now Say Mushrooms May Reduce Risk Of Cognitive Decline”, da: https://www.forbes.com/sites/robinseatonjefferson/2019/03/21/maybe-theyre-all-magic-researchers-now-say-mushrooms-may-reduce-risk-of-cognitive-decline/?sh=1042049e2160
(22) Mori K., Obara Y., Hirota M., Azumi Y., Kinugasa S., Inatomi S., Nakahata N., “Nerve growth factor-inducing activity of Hericium erinaceus in 1321N1 human astrocytoma cells”, Biol. Pharm. Bull., settembre 2008; 31(9):1727-32.
(23) Zhang J., An S., Hu W., Teng M., Wang X., Qu Y., Liu Y., Yuan Y., Wang D., “The Neuroprotective Properties of Hericium erinaceus in Glutamate-Damaged Differentiated PC12 Cells and an Alzheimer’s Disease Mouse Model”, Int. J. Mol. Sci., 2016, 17, 1810.
(24) Kolotushkina E. V., Moldavan M. G., Voronin K. Y., Skibo G. G., “The influence of Hericium erinaceus extract on myelination process in vitro”. Fiziol Zh, 1994, 2003;49(1):38-45.
(26) Liang B., Guo Z., Xie F. et al., “Antihyperglycemic and antihyperlipidemic activities of aqueous extract of Hericium erinaceus in experimental diabetic rats”. BMC Complement Altern Med 13, 253 (2013).
(27) Yi Z., Shao-Long Y., Ai-Hong W., Zhi-Chun S., Ya-Fen Z., Ye-Ting X., Yu-Ling H., “Protective Effect of Ethanol Extracts of Hericium erinaceus on Alloxan-Induced Diabetic Neuropathic Pain in Rats”. Evid Based Complement Alternat Med., 2015, 2015:595480. DOI: 10.1155/2015/595480. Epub: 16 aprile 2015. PMID: 25960754; PMCID: PMC4415746.