Ubichinone CoQ10: la guida definitiva agli integratori con CoQ10

Written by Angie Arriesgado
Immagine in evidenza per l’articolo con la guida agli integratori con CoQ10

La vita può essere molto, molto stressante, vero? Anche se caffeina ed energy drink possono darci un aiuto rapido, i loro effetti non durano a lungo. Fortunatamente, il miglior integratore con CoQ10 può fornire l’energia necessaria a tutto il corpo, partendo proprio dalle cellule! 

L’ubichinone CoQ10 è supportato da centinaia di studi scientifici che ne confermano i benefici per la salute. In questo articolo esploreremo il mondo degli integratori con CoQ10. Discuteremo dei loro benefici, di quanto è necessario assumerne quotidianamente, e di molto altro. 

Innanzitutto, cos’è il CoQ10?

Il coenzima Q10 (CoQ10) è una molecola simile ad una vitamina, presente praticamente in tutte le cellule del corpo umano. È specialmente abbondante negli organi che richiedono molta energia, come il cervello, il cuore, i polmoni, i reni e il fegato.

Altri nomi con cui questo coenzima è conosciuto sono ubichinone e ubichinolo (ne illustreremo le differenze più avanti). Entrambi i nomi indicano l’ampia diffusione di questo composto nel corpo. 

Per renderci meglio conto dell’ubiquità, cioè dell’onnipresenza del CoQ10 e di quanto sia importante per le nostre cellule, di seguito troverai alcune informazioni al riguardo.

Il CoQ10 si trova principalmente nei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule. Si stima che ogni cellula contenga qualche migliaio di mitocondri (1). E sai quante cellule ci sono nel corpo? Le stime più recenti indicano che ne abbiamo più di trentamila miliardi (2).

Tuttavia, le molecole di CoQ10 sono così piccole che quando misurate in base al peso, il loro contenuto nel corpo ammonta a soli 500-1.500 mg (3).

La presenza di CoQ10 nei mitocondri significa che gioca un ruolo fondamentale nella produzione dell’energia cellulare. Esso aiuta a produrre l’adenosina trifosfato o ATP, che fornisce energia alle nostre cellule. L’ATP è necessaria per molte funzioni del corpo, tra le quali la contrazione muscolare, gli impulsi nervosi, le reazioni chimiche, la sintesi di DNA ed RNA, e molto altro (4).

Inoltre, il CoQ10 è uno dei più importanti antiossidanti lipidici nel corpo. Aiuta a proteggere le nostre cellule dai danni dei radicali liberi, prevenendo così problemi a DNA, lipidi e proteine.

Quali sono i segnali che indicano bassi livelli di CoQ10?

Il CoQ10 è fondamentale per la produzione dell’energia cellulare, specialmente nei muscoli e negli organi, parti del corpo che richiedono una grande quantità di energia. Bassi livelli di CoQ10 possono determinare sintomi come affaticamento mentale e fisico, indebolimento muscolare e innalzamento della pressione sanguigna. 

Anche se si tratta di un fenomeno raro, gravi carenze di CoQ10 possono causare danni agli organi come il cervello e malattie a carico di reni e occhi. Inoltre, pazienti affetti da disturbi come il morbo di Alzheimer, di Parkinson e di Huntington hanno mostrato livelli molto bassi di CoQ10, anche se non si tratta della sola causa di queste malattie (5).

Chi è a rischio di carenza di CoQ10?

La carenza di CoQ10 è un evento raro nella popolazione generale, tuttavia alcuni gruppi di persone sono particolarmente vulnerabili.

Ci sono due tipi di problemi legati alla mancanza di CoQ10 (6):

Le carenze primarie di CoQ10 derivano da difetti o mutazioni nei geni coinvolti nel complesso percorso biosintetico del CoQ10. Servono almeno dieci geni per la sintesi del CoQ10. Una mutazione in uno qualsiasi di questi geni può determinare una carenza di CoQ10.

Le carenze secondarie di CoQ10 sono comuni nei soggetti anziani. Allo stesso modo, sono a rischio anche le persone affette da diabete, cancro, malattie cardiache, patologie renali croniche e sindrome metabolica. Inoltre, si è scoperto che chi usa medicinali per abbassare i livelli di colesterolo ha livelli significativamente bassi di CoQ10.

Come ripristinare i livelli di CoQ10? Quali sono le migliori fonti di CoQ10?

Anche se il corpo umano produce CoQ10, questa produzione cala naturalmente con l’invecchiamento. Livelli costantemente bassi di CoQ10 determinano un effetto domino su mitocondri, cellule, tessuti e organi. 

Fortunatamente, possiamo ripristinare le nostre scorte di CoQ10 attraverso varie fonti alimentari, tra le quali (7):

  • Organi animali: fegato di pollo, fegato di manzo, fegato di maiale, reni, cuore
  • Pesci grassi: salmone, tonno, sardine, trota, aringhe
  • Frutta e verdura
  • Cereali e frutta secca 
  • Olio di soia, olio di colza, olio d’oliva

Tuttavia, anche se esistono molte fonti alimentari di CoQ10, esse ne contengono solo piccoli quantitativi. Ad esempio, un chilogrammo di cuore di manzo contiene solo 113 mg di CoQ10. Ugualmente, un chilogrammo di tonno contiene solo 5 mg di CoQ10 (8).

Le fonti alimentari di CoQ10 impallidiscono a confronto degli integratori con CoQ10. Ad esempio, l’ubichinone CoQ10 di Intelligent Labs contiene 200 mg per softgel (equivalenti a circa 2 chilogrammi di cuore di manzo).

Ovviamente, il consumo di cibo di qualità resta sempre il modo migliore per ottenere un’ampia varietà di nutrienti. Ma l’integrazione è l’unico modo per farcela, specialmente per chi punta ad incrementare i propri livelli di CoQ10. 

Quali sono i benefici dell’assunzione di integratori con CoQ10?

Gli integratori con CoQ10 non aiutano solo a migliorare più velocemente i livelli di CoQ10 nel corpo rispetto a qualsiasi fonte alimentare, ma contribuiscono anche a molti altri benefici per la salute. Per quanto ne sappiamo, il CoQ10 è decisamente fondamentale nella salute cellulare (vale a dire, per tutti i nostri organi). Bassi livelli di CoQ10 possono essere pericolosi per la nostra salute in generale. 

La buona notizia è che grazie agli integratori con CoQ10 è possibile ottenere anche i seguenti benefici:

mano che tiene una bottiglia di coq10

1. Gli integratori con CoQ10 possono ridurre l’affaticamento e migliorare i livelli di energia

Dal momento che il CoQ10 gioca un ruolo fondamentale nel fornire energia alle nostre cellule, non sorprende il fatto che l’integrazione con questo nutriente possa anche ridurre la sensazione di fatica e aumentare le energie.

Una revisione sistematica di 13 studi ha dimostrato che il CoQ10 è stato in grado di ridurre significativamente l’affaticamento nei partecipanti ai test, e questo fatto è stato verificato sia su soggetti sani che con problemi di salute. I ricercatori hanno inoltre scoperto che l’assunzione di dosi più elevate di CoQ10 per un periodo di tempo prolungato ha determinato una maggiore riduzione dell’affaticamento (9).

Inoltre, gli integratori con CoQ10 possono essere validi anche per individui fisicamente attivi e possono aiutarli a recuperare più rapidamente dalla fatica post-esercizio e migliorare le prestazioni (10, 11).

2. Il CoQ10 può supportare la salute cardiovascolare

Il CoQ10 gioca inoltre un ruolo importante nella salute del cuore. Si stima che il 75% dei pazienti affetti da problemi cardiaci abbia livelli bassi di CoQ10 (12).

Per fortuna, gli studi clinici dimostrano che l’assunzione di CoQ10 può migliorare la salute cardiovascolare e può anche ridurre il rischio di episodi a carico del cuore, come infarti e ischemie (13, 14).

Il CoQ10 può inoltre abbassare il rischio di ipertensione, un fattore in grado di contribuire alle patologie cardiache. Può infine migliorare il flusso sanguigno nelle cellule che rivestono arterie, vene e capillari (15).

Articolo collegato: Cos’è meglio per la salute del cuore: il CoQ10 o l’olio di pesce?

3. Gli integratori con CoQ10 possono favorire livelli salutari di colesterolo

Il colesterolo si è guadagnato una cattiva reputazione, ma non è tutto cattivo. In effetti, il colesterolo HDL è conosciuto come il colesterolo “buono”, e avere elevati livelli di colesterolo HDL è una cosa positiva. D’altra parte, il colesterolo LDL è il tipo “cattivo” ed è desiderabile averne livelli contenuti. 

Assumere il migliore integratore con CoQ10 può permettere di mantenere livelli salutari di colesterolo. Una recente revisione di letteratura scientifica su 50 studi ha dimostrato che il CoQ10 ha un effetto significativo sui profili lipidici (16):

  • Aumenta il colesterolo HDL (buono) 
  • Abbassa il colesterolo LDL (cattivo)
  • Diminuisce i trigliceridi
  • Riduce il colesterolo totale 

E questo cosa significa per noi? Che l’integrazione con CoQ10 può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari avversi!  

4. Il CoQ10 può aumentare le difese immunitarie

Livelli bassi di CoQ10 sono collegati ad un aumento del rischio di infezioni e possono renderci più soggetti a varie patologie. In uno studio, si è scoperto che i bambini ammalati di influenza avevano livelli di CoQ10 più bassi rispetto ai loro coetanei in salute (17).

Nei soggetti anziani, la polmonite può essere fatale. Tuttavia, una dose giornaliera di 200 mg di CoQ10 per soli 14 giorni ha aiutato a velocizzare il processo di recupero di soggetti anziani (18).

Durante la recente pandemia di coronavirus, uno studio ha messo a confronto oltre 13.000 pazienti affetti da Covid-19 su un totale di 23.000 casi. Il controllo è stato effettuato su persone di pari età con rischio simile di sviluppare il Covid. I ricercatori hanno scoperto che coloro che avevano integrato con CoQ10 avevano avuto un rischio significativamente più basso di essere ospedalizzati a causa del Covid (19).

5. Il CoQ10 può favorire la fertilità

I benefici del CoQ10 possono inoltre estendersi alla fertilità maschile e femminile. Per quanto riguarda gli uomini, l’integrazione con CoQ10 può migliorare la qualità e la quantità degli spermatozoi. Per le donne, il CoQ10 può incrementare la qualità degli ovuli e innalzare il tasso di gravidanza, anche se per confermare questi dati sono necessari più studi clinici (20, 21).

6. Il CoQ10 può favorire sane funzionalità cognitive 

Anche se non esistono ancora studi clinici definitivi sull’uomo, gli esperimenti condotti sugli animali hanno fornito risultati promettenti riguardo agli effetti del CoQ10 sulle funzionalità cognitive

In uno studio preclinico, il CoQ10 ha aiutato a migliorare la memoria e l’apprendimento in topi di adulti affetti da diabete. Similmente, anche il gruppo di topi sani ha mostrato un miglioramento delle prestazioni cognitive dopo l’integrazione (22).

Ubichinone e ubichinolo: qual è la miglior forma per un integratore con CoQ10?

Fondamentalmente, le due forme si equivalgono. Sono entrambe potenti antiossidanti e fondamentali nella produzione di energia cellulare. L’unica differenza è che l’ubichinone è la forma ossidata (inattiva), mentre l’ubichinolo è la forma ridotta (attiva).

Quindi, ciò significa che l’ubichinolo è superiore all’ubichinone perché è in forma attiva? 

Beh, non è così. Anzi, è proprio l’opposto. Ecco perché:

  • L’ubichinolo è brevettato ed è più costoso da produrre rispetto all’ubichinone

L’ubichinolo è la forma brevettata del CoQ10, il che significa che una sola azienda può produrlo e venderlo (e non a buon prezzo). Le marche che utilizzano ubichinolo acquistano da quest’azienda e c’è un’altissima probabilità che vendano i loro prodotti ad un prezzo più elevato rispetto a quelle che utilizzano integratori a base di ubichinone. 

  • L’ubichinolo è la forma ridotta ed è meno stabile dell’ubichinone

L’ubichinolo è inoltre meno stabile dell’ubichinone. Dal momento che è la forma ridotta, è più soggetta ad ossidazione, specialmente quando esposta all’aria e alla luce del sole. E quando si ossida, si trasforma in ubichinone! 

  • La maggior parte degli studi sul CoQ10 riguardano l’ubichinone e non l’ubichinolo

Il costo più elevato è inoltre uno dei motivi principali per cui molti ricercatori preferiscono utilizzare l’ubichinone per i loro studi. Infatti, gli scienziati hanno studiato l’ubichinone per più di 30 anni, molto prima che l’ubichinolo facesse la sua comparsa nel 2006! Ancora oggi, sono disponibili solo una manciata di studi sul CoQ10 che si focalizzano sull’ubichinolo (23).

Detto questo, il corpo converte continuamente il CoQ10 in una o nell’altra forma, a seconda del fabbisogno. Gli studi dimostrano che anche quando si assumono integratori a base di ubichinone, nel sangue si ritrovano tracce di ubichinolo. Ciò significa che il corpo effettua autonomamente e gratuitamente la conversione, perciò non serve pagare soldi extra per l’ubichinolo (24).

Qual è il miglior formato di somministrazione per gli integratori a base di CoQ10?

Gli integratori con CoQ10 vengono venduti in diversi formati. Ad esempio, lo troviamo sottoforma di softgel, caramelle gommose, capsule, compresse, sciroppi e in polvere. 

Secondo uno studio del 2019, gli integratori in softgel che contengono ubichinone o ubichinolo rappresentano le migliori forme in quanto a biodisponibilità (25).

Perciò, che tu decida di assumere ubichinone o ubichinolo, assicurati di scegliere una formulazione in softgel per assicurarti che questo nutriente sia assorbito e utilizzato dal corpo!  

Ci sono effetti collaterali nell’integrazione con CoQ10 ubichinone?

Molti studi effettuati su lunghi periodi di tempo confermano che il CoQ10 è generalmente un integratore molto sicuro. Viene ben tollerato, anche fino a 1200 mg/giorno. Anche se gli effetti collaterali sono di lieve entità e rari, possono comprendere problemi di stomaco, capogiri, irritabilità, mal di testa ed emicrania, e insonnia (26).

È sicuro assumere CoQ10 durante la gravidanza?

Sì, il CoQ10 è sicuro da prendere anche mentre si è incinte. Uno studio clinico ha concluso che il CoQ10 riduce il rischio di pre-eclampsia in donne ad alto rischio. Alle pazienti erano stati somministrati 200 mg di CoQ10 al giorno dalla ventesima settimana di gravidanza fino al momento del parto (27).

Qual è la dose consigliata e quanto CoQ10 è necessario assumere al giorno?

Anche se non esistono raccomandazioni ufficiali per l’assunzione di CoQ10, l’associazione American Family Physician consiglia seguenti dosaggi:

  • Problemi mitocondriali: 150 mg al giorno o 2 mg/kg al giorno con titolazione fino a 3.000 mg al giorno in alcuni pazienti
  • Morbo di Parkinson: da 300 a 1.200 mg al giorno in quattro dosi separate
  • Problemi cardiovascolari: di norma dai 50 ai 200 mg al giorno (anche se lo studio di Liu ha mostrato che l’efficacia migliore sui livelli di colesterolo si ha con una dose da 400-500 mg/giorno)
  • Diabete: dai 100 ai 200 mg al giorno

Per quanto riguarda il nostro ubichinone CoQ10, consigliamo di assumere una softgel al giorno. Ogni softgel contiene 200 mg di CoQ10. Questo dosaggio di CoQ10 è sufficiente per il fabbisogno della maggior parte degli utenti. Consigliamo di discutere col proprio medico se ci fosse la necessità di assumere un dosaggio più elevato.

Qual è l’orario migliore per assumere CoQ10? La mattina o la sera? 

In ragione dei benefici del CoQ10, legati all’aumento dei livelli di energia, sarebbe meglio assumerlo la mattina per avere forze sufficienti per tutto il giorno. Ovviamente, chi ama la vita notturna potrebbe trarne beneficio dall’assunzione la sera.  

In ogni caso, è necessario assumere il CoQ10 con cibi grassi o comunque contenenti olio dal momento che si tratta di un nutriente liposolubile. 

Abbiamo inoltre aggiunto olio MCT nelle nostre softgel con CoQ10 per incrementarne l’assorbimento, ma ogni piccolo dettaglio aiuta, perciò rinnoviamo il consiglio di assumere le nostre softgel con cibi contenenti grasso.

In conclusione

Il CoQ10 è un nutriente importante, naturalmente presente nel corpo. È di importanza vitale per la produzione di energia e per il corretto funzionamento delle cellule. Tuttavia, molti fattori fanno sì che i livelli di CoQ10 si riducano. Tra di essi l’invecchiamento, le malattie e alcuni medicinali.

Fortunatamente, le nostre softgel da 200 mg con ubichinone CoQ10 possono aiutare a ripristinare i livelli di CoQ10 in modo che tu possa goderti di tutti i benefici per la salute che questa onnipresente molecola può offrire!


Riferimenti

  1. Pizzorno J., “Mitochondria-Fundamental to Life and Health”, Integrative Medicine (Encinitas, Calif.), vol. 13, n. 2, 2014, pagg. 8-15, www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4684129/
  2. Zimmer C., “How Many Cells Are in Your Body?”, Science, 23 ottobre 2013, www.nationalgeographic.com/science/article/how-many-cells-are-in-your-body 
  3. Saini R., “Coenzyme Q10: The Essential Nutrient”, Journal of Pharmacy and Bioallied Sciences, vol. 3, n. 3, 2011, pag. 466, www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3178961/ 
  4. Dunn J. e Grider M. H., “Physiology, Adenosine Triphosphate (ATP)”, PubMed, StatPearls Publishing, 17 febbraio 2022, www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK553175/ 
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