15 cibi antinfiammatori da includere nella dieta

Scritto da Angie Arriesgado
Immagine caratteristica dell’articolo sui cibi antinfiammatori

Le infiammazioni sono una componente vitale della risposta immunitaria del nostro corpo. Immagina che sia il modo che il corpo utilizza per dirti che sta facendo il suo lavoro nel combattere gli intrusi, il che è una bella cosa! Ora, le infiammazioni acute o a breve termine vanno BENE. Ma quando le infiammazioni durano a lungo, diventano note come infiammazioni croniche, il che un MALE poiché possono portare ad un sacco di problemi di salute. Anche se esistono medicine moderne in grado di curare le infiammazioni, ci concentreremo sulle possibilità che ci sono nell’ambito dell’alimentazione. Oggi parleremo dei migliori 15 cibi antinfiammatori che possono aiutare a gestire i sintomi delle infiammazioni croniche.

Per prima cosa, quali sono i rischi per la salute legati alle infiammazioni croniche?

Le infiammazioni croniche, che arrivano anche a durare anni e anni, possono rappresentare una seria minaccia per la salute. Esse aumentano in maniera significativa il rischio di contrarre molte malattie1 2, ad esempio:

Diabete di tipo 2IpertensioneArtrite e dolori articolari
Problemi cardiovascolariMalattie renali cronicheDepressione
AllergieCancroSindrome metabolica
Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)Steatosi epatica non alcolica (NAFLD)Malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD)

Cosa c’è esattamente dietro alle infiammazioni croniche?

Apparentemente, ci sono molti fattori3 4:

  • Una dieta ricca di cibi che favoriscono le infiammazioni come carboidrati raffinati, cibi fritti, bevande zuccherate, bevande gassate, carni rosse, carni lavorate, grassi trans artificiali e oli vegetali.
  • Età
  • Mancanza di attività fisica
  • Obesità
  • Fumo di tabacco
  • Stress
  • Disordini del sonno
  • Esposizione a inquinanti ambientali e industriali 

Perché consumare cibi antinfiammatori è un must per chi soffre di infiammazioni croniche?

Come dice il nome stesso, i cibi antinfiammatori sono alimenti salutari e nutrienti che riducono i livelli di infiammazione nel corpo. Di solito si tratta di cibi integrali, NON trattati o elaborati. Per cibi integrali si intendono alimenti elaborati solo per lo stretto necessario, con un solo ingredienti e che non contengono quantità esorbitanti di zuccheri, additivi e conservanti. Tipicamente, arrivano sulla nostra tavola direttamente dalla fattoria, pieni di freschezza, sapore e nutrienti!

Certo, i farmaci antinfiammatori come i corticosteroidi aiutano, ma quando vengono assunti per lunghi periodi di tempo possono far insorgere molti effetti collaterali5. Ecco perché passare ad una dieta antinfiammatoria (come ad esempio la dieta mediterranea) è caldamente raccomandato per chiunque soffra di infiammazioni croniche. Se forniamo al corpo il carburante giusto, esso può riparare i danni causati da infiammazioni prolungate. E’ una soluzione salutare e a lungo termine! 

Quali sono gli esempi di cibi antinfiammatori da aggiungere alla dieta?

Ecco un’infografica che riepiloga i diversi cibi che possono aiutare a combattere le infiammazioni. Potresti persino stampare questa lista di cibi antinfiammatori e portarla con te la prossima volta che vai a fare la spesa! 

Frutta

Non esistono limiti quando si tratta di frutta che possa essere inserita in una dieta antinfiammatoria. Mangia ogni giorno un’ampia varietà di frutta fresca, come mele, banane, bacche, meloni, arance, mango, pere, pesche, ecc.! Una dieta ricca di frutta e verdura è associata ad una riduzione del rischio di malattie croniche e ad un peso corporeo adeguato6.

Verdure a foglie verdi

Una dieta ricca di verdure a foglie verdi come spinaci, cavoli, bietole, rucola, lattuga, germogli, senape è associata ad un declino dei livelli di proteina C-reattiva (la PCR è un marker delle infiammazioni) oltre che ad un aumento del beta-carotene del plasma7. I ricercatori sostengono che questo tipo di cibi antinfiammatori possono aiutare ad abbassare il rischio di varie malattie croniche, tra le quali le malattie a carico della vista che comportano infiammazione, come la degenerazione maculare legata all’invecchiamento, gli occhi secchi e il glaucoma8.

Verdure non a foglia

La perdita di peso in soggetti obesi e sovrappeso è stata collegata ad un calo dei marker delle infiammazioni9. Un modo per perdere peso è quello di aumentare il consumo di vegetali. Ma non tutte le verdure sono uguali. Ad esempio, verdure dall’alto contenuto di fibre e a basso carico glicemico come cavolfiori, broccoli e cavoletti di Bruxelles possono aiutare a perdere peso, mentre vegetali amidacei come mais, piselli e patate possono sortire l’effetto opposto10.  

Cereali integrali

I cereali integrali sono cereali elaborati solo per lo stretto necessario. Essi contengono tutte e tre le parti del cereale: la crusca (lo strato esterno), il germe (l’embrione), e l’endosperma (la scorta di cibo del germe). Rispetto ai cereali raffinati, quelli integrali forniscono più proteine, fibre, vitamine e minerali11. Tra gli esempi di cereali integrali possiamo citare la farina integrale, l’avena integrale, il grano saraceno, la quinoa, il miglio e il riso rosso.  

Grassi sani

Grassi salutari come l’olio d’oliva, l’olio di cocco, l’olio di avocado, e i pesci grassi possono aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina, abbassare i livelli infiammatori e ridurre gli accumuli di grasse nel corpo. Questi oli salutari possono inoltre aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari12.

Legumi

Proprio come frutta e verdura, anche i legumi come i piselli verdi, le lenticchie, le arachidi, la soia, i fagioli verdi, i fagioli americani, le cicerchie odorose sono ricchi di nutrienti. Essi contengono lectine e peptidi che hanno proprietà antinfiammatorie. Mentre si dice che le lectine interferiscano con l’assorbimento dei minerali, i loro benefici superano di gran lunga i rischi (inoltre, ammollare e cuocere i legumi può inattivarle). I legumi e altri cibi contenenti lectine abbassano il rischio di malattie cardiache e di diabete di tipo 213.

La frutta secca ti fa bene

Frutta secca

La frutta secca, come le mandorle, i pistacchi, le noci, le nocciole, e le noci di Macadamia, è ricca di acidi grassi omega-3, fibre, magnesio e altri minerali alimentari e antiossidanti. Il consumo abituale di frutta secca è collegato a bassi livelli infiammatori oltre che ad un migliore profilo lipidico, ad una pressione sanguigna ridotta e ad una minore resistenza all’insulina14.

Semi

I semi di chia, di lino, di zucca e di girasole sono alcuni esempi di cibi antinfiammatori in questa categoria. I semi sono estremamente nutrienti poiché contengono tutti i nutrienti e il materiale necessario per sviluppare una pianta. Una dieta ricca di frutta secca e semi può ridurre il rischio di malattie e allungare l’aspettativa di vita15.

Pollame

La carne rossa è ricca di nutrienti, ma mangiarne troppa può portare ad infiammazioni e stress ossidativo, e quindi causare svariati problemi di salute16. Le carni bianche, o più nello specifico, il pollame come pollo e tacchino sono da preferire in una dieta antinfiammatoria. In base ad uno studio pubblicato sulla rivista Nutrients, il consumo di carni bianche può persino aiutare a ridurre il rischio di tumori gastrici17.

Pesce

Il pesce e i crostacei sono ricchi di acidi grassi omega-3 (specialmente i pesci grassi come il salmone, il tonno, le sardine e lo sgombro), oltre che di una lunga lista di vitamine e minerali. Alcune specie ittiche sono povere di grassi ma comunque estremamente ricche di nutrienti18. Secondo la Arthritis Foundation, mangiare una porzione da 90-180 g di pesce grasso dalle due alle quattro volte a settimana può abbassare le infiammazioni e proteggere il cuore19.

Uova

Le uova sono uno dei cibi più salutari al mondo. Dopotutto, se lasciato schiudere, l’uovo diventerà un animale vivente! Le uova sono un’eccellente fonte di proteine, ferro, vitamina A, B2 e B12, colina, zinco e calcio20. Stando ad una rivista sistematica pubblicata di recente, le uova hanno un’azione sia pro- che antinfiammatoria. Per gli individui sani, esse hanno un effetto che favorisce le infiammazioni (il che è un bene, poiché le infiammazioni acute rappresentano un’importante risposta immunitaria!). Tuttavia, per chi è obeso o sovrappeso, gli effetti antinfiammatori sono più evidenti21.

Latticini

I latticini sono ricchi di calcio e sono noti per il loro effetto positivo sulle ossa. Tra i cibi che possiamo citare a titolo di esempio ci sono il latte, il burro, il formaggio, lo yogurt e la panna. Una rivista sistematica di prove cliniche randomizzate del 2019 ha mostrato che il consumo di latticini ha avuto effetti antinfiammatori significativi su soggetti sani e su pazienti affetti da sindrome metabolica22.

Erbe e spezie come la curcuma possono aiutare a combattere le infiammazioni

Erbe e spezie

Secondo Britannica, ci sono più di 70 erbe e spezie. Esse non aggiungono solo sapore ai nostri piatti preferiti, ma molte di esse hanno anche benefici per la salute, ad esempio effetti antinfiammatori, antiossidanti e antimicrobici. Secondo una rivista sistematica pubblicata nel periodico Genes and Nutrition, le seguenti erbe e spezie hanno mostrato effetti antinfiammatori23:

CurcumaSalviaMenta
DragoncelloBasilicoPrezzemolo
ZenzeroRosmarinoPeperoncino
OriganoTimo

In particolare, la curcumina (un composto che si trova nella curcuma) è una potente spezia antinfiammatoria. Tuttavia, l’unico problema legato al consumo di curcuma è che il contenuto di curcumina corrisponde a malapena ad un 3% del peso totale24. Perciò, se si vogliono provare i benefici della curcumina, vale la pena assumerla attraverso un integratore, nello specifico nella forma di Curcumina Meriva. Le varietà che offriamo sono senza soia: Curcumina Meriva da 500 mg e da 250 mg.

Cioccolato fondente

Può darsi che il cioccolato fondente non sia il tipo di cioccolato che tutti preferiscono, ma quando si parla di benefici per la salute, è di gran lunga più salutare dei suoi cugini “più dolci”. Qualsiasi cioccolato che contenga almeno il 70% di cacao è considerato “fondente”, ed è pieno di antiossidanti come bioflavonoidi, resveratrolo, e pirrolochinolina chinone, che aiutano a ridurre le infiammazioni e a ridurre i rischi di malattie cardiache25 26.

Brodo di carne

Molto tempo prima che il brodo di carne iniziasse a farsi strada nell’industria del benessere, la gente ha bevuto per secoli brodo di carne caldo per trovare sollievo da febbre e raffreddore. A seconda del tipo di carne e ossa utilizzate e dai vegetali aggiunti, questo rimedio della tradizione popolare è una grande fonte di collagene, aminoacidi e minerali come il calcio, il magnesio, il potassio e il fosforo27. Tuttavia, finora i primi studi disponibili indicano che gli aminoacidi glicina e arginina stanno alla base dei potenziali effetti antinfiammatori del brodo di carne28 29.

Ecco una tabella riepilogativa di questi 15 cibi antinfiammatori:

Tipo di ciboEsempi
Fruttamele, banane, bacche, meloni, arance, mango, pere, pesche
Verdure a foglie verdispinaci, cavoli, bietole, rucola, lattuga, germogli, senape
Verdure non a fogliacavolfiore, broccoli, cavoletti di Bruxelles
Cereali integralifarina integrale, avena integrale, grano saraceno, quinoa, miglio, riso rosso
Grassi salutariolio d’oliva, olio di cocco, olio di avocado, pesci grassi
Legumipiselli verdi, lenticchie, arachidi, ceci, soia, fagioli verdi, fagioli americani, cicerchie odorose
Frutta seccamandorle, pistacchi, noci, nocciole, noci di Macadamia
Semisemi di chia, semi di lino, semi di zucca, semi di girasole
Pollamepollo, tacchino, anatra, oca, fagiano
Pescepesce d’acqua dolce, pesce d’acqua salata, crostacei, polpi, gamberi, granchi
Uovauova arricchite con omega-3, uova pastorizzate, uova biologiche
Latticinilatte, burro, formaggio, yogurt, panna
Erbe e speziecurcuma, salvia, menta, dragoncello, basilico, prezzemolo, zenzero, rosmarino, peperoncino, origano, timo
Cioccolato fondentedeve contenere almeno il 70% di cacao
Brodo di carnefatto con ossa di animali come pollo, manzo, maiale e anche pesce
Una donna che beve uno smoothie alle verdure

Quali sono i benefici di mangiare cibi antinfiammatori?

Tutti i cibi antinfiammatori elencati qui sopra sono sani e deliziosi. Ma se le tue papille gustative si sono abituate ad apprezzare esclusivamente i cibi fritti, dolcificati in modo artificiale e dall’elevato contenuto calorico, allora potresti avere difficoltà a passare al sapore naturale degli alimenti integrali! Fortunatamente, saranno i benefici elencati qui sotto a convincerti ad effettuare il passaggio ad una dieta in grado di combattere le infiammazioni.  

Un peso corporeo sano

A differenza delle calorie vuote che si ottengono da molti cibi-spazzatura elaborati, mangiare frutta e verdura quotidianamente aiuta a promuovere un peso corporeo salutare30 31. Questo poi porterà ad una riduzione dei marker che determinano le infiammazioni dal momento che la perdita di peso è anche un fattore determinante per ridurre le infiammazioni32!  

Miglioramento della sensibilità all’insulina

Con l’introduzione di grassi sani nella tua dieta, potrai anche provare un miglioramento della sensibilità all’insulina. Questo è un buon segno per la tua salute, perché la sensibilità all’insulina aiuta a migliorare i livelli di zucchero nel sangue, così da ridurre il rischio di contrarre il diabete di tipo 2, la sindrome dell’ovaio policistico, la sindrome metabolica, e molte altre malattie33 34.

Una riduzione del rischio di contrarre varie patologie

Nel corso di questo articolo, abbiamo citato molti studi a supporto della rivendicazione che mangiare cibi antinfiammatori possa aiutare a ridurre il rischio di svariate malattie legate alle infiammazioni croniche35 36.

Un umore migliore e più energia

Mangiare sano non solo abbassa le infiammazioni croniche ma ti darà anche un incremento della tua salute mentale! Le ricerche suggeriscono che esista una correlazione positiva tra la felicità e una dieta sana che contenga principalmente frutta e verdura: il consiglio è quello di mangiarne almeno tre porzioni al giorno per avere il massimo della salute37!

Pronti a passare ad una dieta antinfiammatoria?

Mangiare cibi ricchi di nutrienti e antinfiammatori come quelli che abbiamo qui elencato nella nostra lista dei cibi antinfiammatori può davvero fare meraviglie per la salute. Non solo potrai tenere sotto controllo le tue infiammazioni croniche e ridurre il rischio di tutte le cattive conseguenze che esse implicano, ma contribuirai a creare una versione più sana e più felice di te stesso!

Riferimenti

  1. Pahwa R., Goyal A., Bansal P., et al., Chronic Inflammation. [aggiornato il 20 novembre 2020]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; gennaio 2021. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK493173/  ↩︎
  2. Furman, David et al. “Chronic inflammation in the etiology of disease across the life span.” Nature medicine vol. 25,12 (2019): 1822-1832. doi:10.1038/s41591-019-0675-0 ↩︎
  3. Pahwa R., Goyal A., Bansal P., et al., Chronic Inflammation. [aggiornato il 20 novembre 2020]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; gennaio 2021. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK493173/  ↩︎
  4. Furman, David et al. “Chronic inflammation in the etiology of disease across the life span.” Nature medicine vol. 25,12 (2019): 1822-1832. doi:10.1038/s41591-019-0675-0 ↩︎
  5. “Corticosteroids.” Cleveland Clinic, 2020, https://my.clevelandclinic.org/health/drugs/4812-corticosteroids . ↩︎
  6. Pem Dhandevi e Rajesh Jeewon, “Fruit and Vegetable Intake: Benefits and Progress of Nutrition Education Interventions – Narrative Review Article.” Iranian journal of public health vol. 44,10 (2015): 1309-21. ↩︎
  7. Schultz, Hannah, et al. “Rising Plasma Beta-Carotene Is Associated With Diminishing C-Reactive Protein in Patients Consuming a Dark Green Leafy Vegetable–Rich, Low Inflammatory Foods Everyday (LIFE) Diet.” American Journal of Lifestyle Medicine, 2019, p. 155982761989495. Crossref, doi:10.1177/1559827619894954. ↩︎
  8. “Study Finds Diet Abundant in Leafy Vegetables May Reduce Risk of Diseases Involving Chronic Inflammation – Penn Medicine.” Penn Medicine, 2020, www.pennmedicine.org/departments-and-centers/ophthalmology/about-us/news/department-news/diet-and-chronic-inflammation. ↩︎
  9. Bianchi, Vittorio Emanuele. “Weight loss is a critical factor to reduce inflammation.” Clinical nutrition ESPEN vol. 28 (2018): 21-35. doi:10.1016/j.clnesp.2018.08.007 ↩︎
  10. Bertoia, Monica L., et al. “Changes in Intake of Fruits and Vegetables and Weight Change in United States Men and Women Followed for Up to 24 Years: Analysis from Three Prospective Cohort Studies.” PLOS Medicine, edited by Fahad Razak, vol. 12, no. 9, 2015, p. e1001878. Crossref, doi:10.1371/journal.pmed.1001878. ↩︎
  11. “What Is a Whole Grain? | The Whole Grains Council.” Oldways Whole Grains Council, 2021, https://wholegrainscouncil.org/what-whole-grain. ↩︎
  12. DiNicolantonio, James J. e James H. O’Keefe, “Good Fats versus Bad Fats: A Comparison of Fatty Acids in the Promotion of Insulin Resistance, Inflammation, and Obesity.” Missouri medicine vol. 114,4 (2017): 303-307. ↩︎
  13. “Lectins.” The Nutrition Source, 4 novembre 2019, www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/anti-nutrients/lectins. ↩︎
  14. Salas-Salvadó, Jordi et al. “The effect of nuts on inflammation.” Asia Pacific journal of clinical nutrition vol. 17 Suppl. 1 (2008): 333-6. ↩︎
  15. Tucker, L. A., “Consumption of Nuts and Seeds and Telomere Length in 5,582 Men and Women of the National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).” The journal of nutrition, health & aging vol. 21,3 (2017): 233-240. doi:10.1007/s12603-017-0876-5 ↩︎
  16. Montonen, Jukka et al., “Consumption of red meat and whole-grain bread in relation to biomarkers of obesity, inflammation, glucose metabolism and oxidative stress.” European journal of nutrition vol. 52,1 (2013): 337-45. doi:10.1007/s00394-012-0340-6 ↩︎
  17. Kim, Seong Rae et al., “Effect of Red, Processed, and White Meat Consumption on the Risk of Gastric Cancer: An Overall and Dose⁻Response Meta-Analysis.” Nutrients vol. 11,4 826. 11 aprile 2019, doi:10.3390/nu11040826 ↩︎
  18. Oehlenschläger, Jörg, “Seafood: nutritional benefits and risk aspects.” International journal for vitamin and nutrition research. Internationale Zeitschrift für Vitamin- und Ernährungsforschung. Journal international de vitaminologie et de nutrition vol. 82,3 (2012): 168-76. doi:10.1024/0300-9831/a000108 ↩︎
  19. “Best Fish for Arthritis | Arthritis Foundation.” Arthritis Foundation, 2021, www.arthritis.org/health-wellness/healthy-living/nutrition/healthy-eating/best-fish-for-arthritis. ↩︎
  20. Réhault-Godbert, Sophie et al., “The Golden Egg: Nutritional Value, Bioactivities, and Emerging Benefits for Human Health.” Nutrients vol. 11,3 684. 22 marzo 2019, doi:10.3390/nu11030684 ↩︎
  21. Sajadi Hezaveh, Zohreh et al., “Effect of egg consumption on inflammatory markers: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled clinical trials.” Journal of the science of food and agriculture vol. 99,15 (2019): 6663-6670. doi:10.1002/jsfa.9903 ↩︎
  22. Ulven, Stine M. et al., “Milk and Dairy Product Consumption and Inflammatory Biomarkers: An Updated Systematic Review of Randomized Clinical Trials.” Advances in nutrition (Bethesda, Md.) vol. 10, suppl. 2 (2019): S239-S250. doi:10.1093/advances/nmy072 ↩︎
  23. Vázquez-Fresno, Rosa et al., “Herbs and Spices- Biomarkers of Intake Based on Human Intervention Studies – A Systematic Review.” Genes & nutrition vol. 14 18. 22 maggio 2019, doi:10.1186/s12263-019-0636-8 ↩︎
  24. Tayyem, Reema F. et al., “Curcumin content of turmeric and curry powders.” Nutrition and cancer vol. 55,2 (2006): 126-31. doi:10.1207/s15327914nc5502_2 ↩︎
  25. Monagas, Maria et al., “Effect of cocoa powder on the modulation of inflammatory biomarkers in patients at high risk of cardiovascular disease.” The American journal of clinical nutrition vol. 90,5 (2009): 1144-50. doi:10.3945/ajcn.2009.27716 ↩︎
  26. Khan, Nasiruddin et al., “Cocoa polyphenols and inflammatory markers of cardiovascular disease.” Nutrients vol. 6,2 844-80. 21 febbraio 2014, doi:10.3390/nu6020844 ↩︎
  27. Hsu, Der-Jen et al., “Essential and toxic metals in animal bone broths.” Food & nutrition research vol. 61,1 1347478. 18 luglio 2017, doi:10.1080/16546628.2017.1347478 ↩︎
  28. Wijnands, Karolina A. P. et al., “Arginine and citrulline and the immune response in sepsis.” Nutrients vol. 7,3 1426-63. 18 febbraio 2015, doi:10.3390/nu7031426 ↩︎
  29. Razak, Meerza Abdul et al., “Multifarious Beneficial Effect of Nonessential Amino Acid, Glycine: A Review.” Oxidative medicine and cellular longevity vol. 2017 (2017): 1716701. doi:10.1155/2017/1716701 ↩︎
  30. Pem Dhandevi e Rajesh Jeewon, “Fruit and Vegetable Intake: Benefits and Progress of Nutrition Education Interventions – Narrative Review Article.” Iranian journal of public health vol. 44,10 (2015): 1309-21. ↩︎
  31. Bertoia, Monica L., et al. “Changes in Intake of Fruits and Vegetables and Weight Change in United States Men and Women Followed for Up to 24 Years: Analysis from Three Prospective Cohort Studies.” PLOS Medicine, edited by Fahad Razak, vol. 12, no. 9, 2015, p. e1001878. Crossref, doi:10.1371/journal.pmed.1001878. ↩︎
  32. Bianchi, Vittorio Emanuele. “Weight loss is a critical factor to reduce inflammation.” Clinical nutrition ESPEN vol. 28 (2018): 21-35. doi:10.1016/j.clnesp.2018.08.007 ↩︎
  33. DiNicolantonio, James J. e James H. O’Keefe, “Good Fats versus Bad Fats: A Comparison of Fatty Acids in the Promotion of Insulin Resistance, Inflammation, and Obesity.” Missouri medicine vol. 114,4 (2017): 303-307. ↩︎
  34. Freeman A.M., Pennings N., Insulin Resistance. [aggiornato il 10 luglio 2020]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; gennaio 2021. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507839/  ↩︎
  35. Pem Dhandevi e Rajesh Jeewon, “Fruit and Vegetable Intake: Benefits and Progress of Nutrition Education Interventions – Narrative Review Article.” Iranian journal of public health vol. 44,10 (2015): 1309-21. ↩︎
  36. Freeman A.M., Pennings N., Insulin Resistance. [aggiornato il 10 luglio 2020]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; gennaio 2021. Disponibile all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507839/  ↩︎
  37. Veenhoven, Ruut. “Will Healthy Eating Make You Happier? A Research Synthesis Using an Online Findings Archive.” Applied Research in Quality of Life, 14 agosto 2019, https://link.springer.com/article/10.1007/s11482-019-09748-7/  ↩︎

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