Prevenire la diarrea del viaggiatore: i probiotici per i viaggi

Written by Andy Mobbs
Reviewed by Kimberly Langdon
L’assunzione di probiotici durante i viaggi verso destinazioni esotiche

Essere colpiti dalla diarrea del viaggiatore mentre si è in viaggio all’estero è qualcosa di piuttosto comune: ogni anno vengono segnalati fino a 12 milioni di casi. Viaggiare in alcune aree dell’Africa, dell’America Latina, del Medio Oriente e del Sud Est Asiatico può far aumentare del 50% o più il tasso di incidenza di problemi gastrointestinali nei turisti!1 2. Fortunatamente, per la maggior parte di chi ne viene colpito, non si tratta di un problema grave. Tuttavia, è pur sempre qualcosa di spiacevole che può potenzialmente rovinare e limitare il proprio viaggio.

Tuttavia, l’assunzione di probiotici di alta qualità, rafforzando l’intestino e sapendo cosa bisogna assumere contro la diarrea prima di partire per le nostre avventure, può permetterci di ridurre in modo significativo le probabilità di essere colti alla sprovvista, riuscendo così ad ottenere il massimo dal nostro periodo all’estero, oltre che a non gettare al vento i soldi che abbiamo speso per la vacanza.

Cos’è la diarrea del viaggiatore?

La diarrea del viaggiatore è causata dall’entrata in contatto con cibi contaminati da materiale fecale, vale a dire da… cacca umana, per usare un linguaggio molto diretto e comprensibile… quindi qualcosa di molto sgradevole. Sfortunatamente, è qualcosa che può accadere, e i luoghi dove più di frequente avviene questa contaminazione sono tipicamente i negozi di street food, i mercati e i piccoli ristoranti3.

Di solito c’è un periodo di incubazione di 2-3 giorni, perciò serve qualche giorno dopo l’assunzione dei cibi contaminati prima di osservare i sintomi. Tali sintomi possono variare da crampi allo stomaco, alla nausea e al vomito, ad una diarrea acquosa, a dolori muscolari e alla febbre. Solitamente, questi sintomi spariscono in pochi giorni, ma nel 15% dei casi circa possono durare tra una settimana e un mese.

Probiotici per la diarrea

Prevenire la diarrea del viaggiatore

Il miglior modo per prevenire la diarrea del viaggiatore è di capire dove è più probabile incontrare problemi, ad esempio presso i venditori di cibo per strada, evitando di mangiare in questi luoghi improvvisati, oltre che a concentrarsi sulle regole di base dell’igiene personale. Tuttavia, è ovvio che questo non è un metodo a prova di bomba e che la diarrea del viaggiatore può bloccare un viaggio e impedirgli di essere autentico e avventuroso come ci si aspettava prima di partire. Perciò, nel tentativo di evitare la diarrea del viaggiatore e godersi al massimo il viaggio, i viaggiatori spesso seguono una profilassi antibiotica per prevenire qualsiasi infezione.

Il problema è che l’abuso di antibiotici è associato alla resistenza agli antibiotici. Inoltre, l’assunzione di antibiotici quando non ne abbiamo bisogno può determinare lo sterminio dei batteri buoni che vivono nel nostro intestino: questo non farà altro che renderci ancora più soggetti alle infezioni e ad altri problemi di salute in futuro. Quindi, in realtà, anche se molte persone lo fanno, non è un’idea eccezionale.

Assumere probiotici per la diarrea del viaggiatore

Tuttavia, uno studio meta-analitico del 2007 (vale a dire un’analisi completa di studi precedentemente condotti al riguardo) ha scoperto che l’integrazione con probiotici può prevenire la diarrea del viaggiatore nell’85% dei casi4. Ciò nonostante, esistono alcuni fattori chiave legati al successo dell’integrazione con i probiotici per la prevenzione della diarrea del viaggiatore. Per fornire una buona resistenza contro la diarrea del viaggiatore, i probiotici devono essere assunti in dosi di almeno 10 miliardi di UFC (Unità Formanti Colonia). Inoltre, i probiotici devono essere assunti per tutto il periodo in cui è possibile contrarre la diarrea del viaggiatore.

Lo studio ha suggerito che potrebbe servire un periodo totale di 6-8 settimane affinché i batteri del microbiota intestinale possano ritornare alla normalità dopo un viaggio all’estero: ciò significa che è necessario assumere probiotici per almeno due mesi dopo il ritorno a casa! Questo non dovrebbe essere un problema, perché secondo noi i probiotici dovrebbero essere assunti quotidianamente, se possibile. Un ultimo problema segnalato dallo studio è che molti probiotici richiedono di essere conservati in frigorifero, perciò se si viaggia per lunghi periodi di tempo questo potrebbe non essere possibile, e di conseguenza i probiotici rischierebbero di morire, annullando le loro proprietà benefiche. Perciò è opportuno utilizzare un marchio che non richieda la conservazione in frigorifero.

Fortunatamente, questo non è un problema grazie ai probiotici di Intelligent Labs, dal momento che non richiedono alcuna refrigerazione (anche se è sempre opportuno cercare di tenerli in un luogo fresco). Inoltre, ognuna delle nostre capsule fornisce 50 miliardi di UFC, perciò è facile capire che sono sufficientemente forti per fornire una protezione completa.

Nonostante questo, quando si viaggia, consigliamo sempre di aumentare il dosaggio da una capsula al giorno a due capsule al giorno nella settimana precedente l’inizio del viaggio. Dopo questo periodo, si dovranno continuare ad assumere due capsule al giorno per un’altra settimana dopo il ritorno a casa prima di tornare alla dose standard di una capsula al giorno. Questo dosaggio fornirà le maggiori possibilità di evitare problemi durante i propri viaggi.


Riferimenti

  1. Cheng AC, Thielman NM. Update on traveler’s diarrhea. Curr Infect Dis Rep 2002;4:70–7. ↩︎
  2. Hill DR. Occurrence and self-treatment of diarrhea in a large cohort of Americans traveling to developing countries. Am J Trop Med Hyg 2000;62:585–9 ↩︎
  3. Centers for Communicable Diseases, CDC. Travelers’ diarrhea. CDC. 1-8. 4-27-2004. Atlanta, Georgia, Centers for Communicable Diseases. The Yellow Book. ↩︎
  4. Lynne V. McFarlanda. Meta-analysis of probiotics for the prevention of traveler’s diarrhea. Travel Medicine and Infectious Disease (2007) 5, 97–105. ↩︎

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