E’ vero? Il cioccolato è ufficialmente un supercibo!? Ok, mi state prendendo in giro… non fatelo, per favore, non fa affatto ridere!
No, non ti stiamo prendendo in giro, anche se c’è un piccolo trucco. Vale a dire che in realtà è la polvere di cacao contenuta nel cioccolato ad essere ricca di fantastici minerali e molecole in grado di fornire vantaggi per la nostra salute.
Ciò significa che dovrai preferire il cioccolato fondente con un contenuto minimo del 70% di polvere di cacao, il che mette fuori gioco la maggior parte dello zucchero presente nel cioccolato al latte standard. Inoltre, questo permette di eliminare il latte per chi ha problemi di intolleranza verso i latticini.
Se preferisci il cioccolato al latte, all’inizio potresti trovare curioso il sapore del cioccolato fondente, ma più lo mangerai e più ti piacerà. Personalmente, ho imparato ad apprezzare il cioccolato fondente al 70% e ne mangio un pezzetto tutti i giorni. Si possono trovare varietà che contengono fino al 99% di polvere di cacao (sicuramente un gusto acquisito!), e alla fine si tratta esclusivamente di una questione di gusti personali.
Inoltre, se ti stai domandando se la polvere di cacao e il cacao sono la stessa cosa, leggi questo articolo!
Ecco perché il cioccolato è ufficialmente un supercibo!
Qui sotto troverai l’elenco di cosa possono offrirti 100 grammi di cioccolato fondente1:
- 11 grammi di fibre prebiotiche, eccezionali per l’intestino.
- 67% della dose giornaliera raccomandata di ferro, fondamentale per trasferire l’ossigeno nel corpo e prevenire l’anemia.
- 58% della dose giornaliera raccomandata di magnesio, che ci permette di rilassarci e staccare la spina.
- 98% della dose giornaliera raccomandata di manganese, un importante co-fattore dell’antiossidante più importante del corpo, il glutatione.
- 89% della dose giornaliera raccomandata di rame (sebbene tutti conoscano il valore del ferro e la sua importanza per prevenire l’anemia, il rame è in realtà necessario per trasportare il ferro nel corpo, perciò anch’esso è altrettanto importante nella prevenzione dell’anemia).
- Contiene inoltre selenio, zinco, fosforo, calcio e potassio.

Altri straordinari elementi presenti nel cioccolato fondente
Oltre ai minerali citati sopra, il cioccolato fondente è un supercibo perché contiene quantità importanti di:
- Bioflavonoidi
- Pirrolochinolina chinone (PQQ)
- Resveratrolo
Diamo un’occhiata più in dettaglio su cosa questi fantastici elementi possono fare!
Bioflavonoidi
I bioflavonoidi sono quelle molecole presenti nella frutta e nella verdura e che sono responsabili del loro colore. Tutta la frutta e la verdura contiene bioflavonoidi. Però, il cioccolato ne contiene molti di più. E’ stato dimostrato che i bioflavonoidi migliorano la salute cardiaca, riducono il rischio di cardiopatie, abbassano i livelli di colesterolo LDL (quello “cattivo”) e aumentano quelli di HDL (il colesterolo “buono”), e sono persino in grado di incrementare il flusso sanguigno verso il cervello.
Resveratrolo
Il resveratrolo è un potente antiossidante che può proteggere le cellule dai danni causati dai radicali libero, è eccezionale per la pelle, e può persino aiutare a stabilizzare il livello di glucosio nel sangue. E’ il composto che si trova sulla buccia dell’uva e nel vino rosso.
Il resveratrolo è salito all’onore delle cronache nel 2003 quando si è scoperto che era in grado di aumentare significativamente la durata di vita del Saccharomyces cerevisiae, un tipo di lievito. Esso attiva dei geni chiamati sirtuine, che sono in grado di correggere le mutazioni che avvengono naturalmente nel nostro DNA a causa dell’invecchiamento2.
Pirrolochinolina chinone (PQQ)
La PQQ è la mia molecola preferita! E’ stata scoperta solo di recente, e ha suscitato un sacco di interesse. Essa funziona come un antiossidante, ma anche come cofattore enzimatico, il che significa che permette a determinati enzimi di funzionare.
L’area di interesse principale per la PQQ sta nei nostri mitocondri. I mitocondri sono responsabili della produzione di energia e sono incredibilmente importanti per la nostra salute. Infatti, ciascuna delle nostre cellule contiene migliaia di mitocondri, e circa la metà del nostro peso secco (cioè il nostro peso calcolato al netto dell’acqua) e costituito di soli mitocondri!

Cioccolato fondente, PQQ e mitocondri
Sappiamo tutti che per vivere abbiamo bisogno dell’ossigeno, e i nostri mitocondri sono la ragione di ciò: essi utilizzano questo ossigeno per produrre energia. Tuttavia, l’ossigeno può anche causare stress ossidativo nei mitocondri. E’ per questo stress ossidativo che abbiamo bisogno della reazione degli antiossidanti.
Antiossidanti mitocondriali
Non tutti gli antiossidanti di cui sentiamo parlare sono in grado di lavorare nei mitocondri, ma la PQQ è una di quelli che ci riesce, perciò nello specifico protegge i mitocondri dai danni ossidativi. Essa stimola inoltre la biogenesi mitocondriale, il che significa che induce il corpo a produrre più mitocondri3.
Più mitocondri abbiamo, più la produzione di energia può essere diffusa tra di essi, e ogni singolo mitocondrio viene così sottoposto ad un livello inferiore di stress. Ciò permette ai mitocondri di restare più in salute. Si ritiene che il declino della salute e della capacità di produrre energia da parte dei mitocondri sia uno dei motivi dell’invecchiamento. Qualsiasi cosa che possiamo fare per migliorare la salute dei mitocondri può aiutarci a vivere più a lungo4!
Inoltre, anche il manganese e il selenio contenuti nel cioccolato fondente sono utilizzati nei mitocondri. Gli enzimi antiossidanti SOD e glutatione perossidasi ne hanno bisogno per funzionare in modo adeguato. Questo fa sì che il cioccolato fondente possa essere considerato una specie di “centrale elettrica” per i mitocondri e per la produzione di energia nel corpo.
Arrivata da una galassia lontana!
Un fatto, probabilmente ancora più interessante del suo effetto sui mitocondri, è che la PQQ è stata trovata sulla “polvere interstellare” sugli asteroidi nello spazio. Questa polvere, dai veicoli spaziali, sembra suggerire che forse le prime molecole della vita sulla terra sono in realtà passate nello spazio per mezzo di comete e asteroidi che poi si sono abbattuti sulla terra miliardi di anni fa5.

I benefici del mangiare cioccolato fondente
Dopo aver esaminato argomenti teorici, passiamo in rassegna alcune delle ricerche specifiche sui benefici per la salute che vengono dall’assunzione di cioccolato (che per questo motivo viene definito un supercibo)!
Colesterolo
In un esperimento casuale controllato su uomini giapponesi con livelli di colesterolo leggermente alti si è scoperto che con l’assunzione di soli 13 grammi di polvere di cacao al giorno (pari a 18,5 grammi di cioccolato fondente al 70%) i partecipanti avevano riportato i seguenti risultati:
- Riduzione dell’LDL (e cioè del colesterolo “cattivo”) sia in totale che nella quantità che era stata danneggiata tramite ossidazione, e
- Aumento dell’HDL (e cioè del colesterolo “buono”).
L’LDL ossidato è colui che è considerato il probabile responsabile dei problemi cardiaci, perciò è nel nostro migliore interesse fermare l’ossidazione dell’LDL! Le buone notizie sono che altri tre studi sul cioccolato hanno dimostrato che esso è in grado di prevenire l’ossidazione del colesterolo LDL6 7 8.
Un altro studio condotto presso la Penn State University ha mostrato che il cioccolato fondente ha ridotto in modo molto più significativo l’LDL rispetto ad una dieta povera di bioflavonoidi9.
Cardiopatie
Questa riduzione dell’ossidazione del colesterolo “cattivo” stata riportata in studi osservativi che hanno analizzato il rischio di cardiopatie e il consumo di cioccolato. Uno studio durato per 15 anni ha scoperto che il rischio di malattie cardiache è stato ridotto del 50% tra i pazienti che mangiavano più cioccolato rispetto a coloro che ne mangiavano meno10.
Un altro studio ha evidenziato che più una persona aveva mangiato cioccolato, meno placche arteriosclerotiche erano presenti nel suo corpo11. Sono proprio le placche nelle arterie che possono rompersi e causare attacchi di cuore e infarti.

Funzionalità cerebrale
Il cioccolato fa bene al cervello? Proprio così: gli studi l’hanno dimostrato. Nel primo studio, gli scienziati hanno sottoposto dei puzzle da risolvere a persone giovani e in salute, poi hanno dato loro bioflavonoidi del cioccolato per 5 giorni. Gli studiosi hanno scoperto che, dopo aver assunto bioflavonoidi del cioccolato, i soggetti avevano avuto risultati migliori nella risoluzione dei puzzle12.
L’altro studio si è rivolto ad un gruppo di persone completamente diverse, testando soggetti anziani con leggere menomazioni cognitive. Con “menomazioni cognitive” si indica il declino delle funzioni cerebrali dovuto all’invecchiamento, ad esempio i problemi di memoria a cui molti vanno incontro col passare degli anni. Gli studioso hanno scoperto che più i soggetti assumevano bioflavonoidi del cioccolato, migliori erano i risultati su una serie di test studiati per verificare i livelli di memoria, concentrazione, comprensione dell’ambiente circostante e abilità comunicative13.
Articolo collegato: Il cioccolato fa diventare più intelligenti?
Benessere
Da ultimo, ma non meno importante, è l’effetto che il cioccolato ha su come ci sentiamo. Uno studio finlandese su 305 donne incinte ha scoperto che le future mamme che avevano mangiato cioccolato quotidianamente avevano messo al mondo bambini che sei mesi erano più rilassati degli altri14.
Un altro studio su uomini anziani (con un’età media di 76 anni) ha scoperto che coloro che avevano mangiato cioccolato avevano una migliore salute psicologica rispetto a coloro che non avevano consumato cioccolato15.
Alla fine, avevamo davvero bisogno di studi scientifici che ci dicessero che il cioccolato può farci stare bene? In conclusione, la prossima volta che vai a fare la spesa, ricordati di acquistare un po’ di cioccolato fondente: è ufficialmente considerato un supercibo.
Riferimenti
- https://nutritiondata.self.com/facts/sweets/10638/2 ↩︎
- Konrad T. Howitz, Kevin J. Bitterman, Haim Y. Cohen, Dudley W. Lamming, Siva Lavu, Jason G. Wood, Robert E. Zipkin, Phuong Chung, Anne Kisielewski, Li-Li Zhang, Brandy Scherer, David A. Sinclair, Small molecule activators of sirtuins extend Saccharomyces cerevisiae lifespan, Nature, 11 settembre 2003;425(6954):191-6. ↩︎
- Kazuhiro Saihara, Ryosuke Kamikubo, Kazuto Ikemoto, Koji Uchida, Mitsugu Akagawa, Pyrroloquinoline Quinone, a Redox-Active o-Quinone, Stimulates Mitochondrial Biogenesis by Activating the SIRT1/PGC-1α Signaling Pathway, Biochemistry, 19 dicembre 2017; 56(50):6615-6625. ↩︎
- Mitochondria and the Future of Medicine: The Key to Understanding Disease, Chronic Illness, Aging, and Life Itself, Dr. Lee Know, Chelsea Green Publishing Co. ↩︎
- Franz R. Krueger, Wolfgang Werther, Jochen Kissel, Erich R. Schmid, Assignment of quinone derivatives as the main compound class composing ‘interstellar’ grains based on both polarity ions detected by the ‘Cometary and Interstellar Dust Analyser’ (CIDA) onboard the spacecraft STARDUST, Rapid Commun Mass Spectrom. 2004; 18(1):103-11. ↩︎
- D. Rein, S. Lotito, R. R. Holt, C. L. Keen, H. H. Schmitz, C. G. Fraga, Epicatechin in human plasma: in vivo determination and effect of chocolate consumption on plasma oxidation status, J. Nutr., agosto 2000; 130 (8S Suppl.):2109S-14S. ↩︎
- Y. Wan, J. A. Vinson, T. D. Etherton, J. Proch, S. A. Lazarus, P. M. Kris-Etherton, Effects of cocoa powder and dark chocolate on LDL oxidative susceptibility and prostaglandin concentrations in humans, Am. J. Clin. Nutr., novembre 2001; 74(5):596-602. ↩︎
- Seigo Baba, Midori Natsume, Akiko Yasuda, Yuko Nakamura, Takaaki Tamura, Naomi Osakabe, Minoru Kanegae, Kazuo Kondo, Plasma LDL and HDL cholesterol and oxidized LDL concentrations are altered in normo- and hypercholesterolemic humans after intake of different levels of cocoa powder, J. Nutr., giugno 2007; 137(6):1436-41. ↩︎
- https://www.sciencedaily.com/releases/2001/10/011024073452.htm ↩︎
- Brian Buijsse, Edith J. M. Feskens, Frans J. Kok, Daan Kromhout, Cocoa intake, blood pressure, and cardiovascular mortality: the Zutphen Elderly Study, Arch. Intern. Med., 27 febbraio 2006; 166(4):411-7. ↩︎
- Luc Djoussé, Paul N. Hopkins, Donna K. Arnett, James S. Pankow, Ingrid Borecki, Kari E. North, R. Curtis Ellison, Chocolate consumption is inversely associated with calcified atherosclerotic plaque in the coronary arteries: the NHLBI Family Heart Study. Clin. Nutr., febbraio 2011; 30(1):38-43. ↩︎
- S. T. Francis, K. Head, P. G. Morris, A. Macdonald, The effect of flavanol-rich cocoa on the fMRI response to a cognitive task in healthy young people, J. Cardiovasc. Pharmacol., 2006; 47 Suppl. 2:S215-20. ↩︎
- Giovambattista Desideri, Catherine Kwik-Uribe, Davide Grassi, Stefano Necozione, Lorenzo Ghiadoni, Daniela Mastroiacovo, Angelo Raffaele, Livia Ferri, Raffaella Bocale, Maria Carmela Lechiara, Carmine Marini, Claudio Ferri. Benefits in cognitive function, blood pressure, and insulin resistance through cocoa flavanol consumption in elderly subjects with mild cognitive impairment: the Cocoa, Cognition, and Aging (CoCoA) study, Hypertension, settembre 2012; 60(3):794-801. ↩︎
- Katri Räikkönen, Anu-Katriina Pesonen, Anna-Liisa Järvenpää, Timo. E Strandberg. Sweet babies: chocolate consumption during pregnancy and infant temperament at six months. Early Hum. Dev., febbraio 2004; 76(2):139-45. ↩︎
- T. E. Strandberg, A. Y. Strandberg, K. Pitkälä, V. V. Salomaa, R. S. Tilvis, T. A. Miettinen, Chocolate, well-being and health among elderly men, Eur. J. Clin. Nutr., febbraio 2008; 62(2):247-53. ↩︎