Esiste una pillola magica in grado di rafforzare il cervello? Il magnesio può davvero essere il segreto per aumentare la potenza del cervello? Inoltre, quanto è efficace il magnesio per il cervello?
Tanto per cominciare, non è un segreto che il magnesio sia un elemento nutriente fondamentale. Esso contribuisce infatti al rafforzamento delle ossa, alla produzione di energia e proteine, e permette persino al cuore di battere (1).
Ma il magnesio offre molto di più rispetto alle funzioni sopra elencate. Le ricerche dimostrano che il magnesio può anche migliorare la memoria e la capacità di apprendimento. D’altro canto, una carenza di magnesio può limitare significativamente queste funzionalità cognitive (2).
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In che modo il magnesio facilita l’apprendimento?
Il magnesio è fondamentale per la salute del cervello perché supporta il processo di plasticità cerebrale (3). La plasticità cerebrale rappresenta la capacità del cervello di stabilire nuove connessioni tra neuroni, processo essenziale per apprendimento e memoria.
Le ricerche hanno dimostrato che il magnesio migliora la plasticità cerebrale promuovendo lo sviluppo e la connessione delle cellule del cervello. Studiando gli esperimenti, gli scienziati hanno osservato la crescita delle cellule cerebrali in una capsula di Petri, scoprendo che erano in grado di connettersi in modo più efficiente in presenza di magnesio. Questa migliore connettività rende più semplici i processi di apprendimento, pensiero, memorizzazione e permette di sviluppare schemi comportamentali positivi (4).
C’è una forma di magnesio in grado di superare la barriera ematoencefalica?
La maggior parte degli integratori standard con magnesio non sono in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica, una membrana protettiva che separa il sangue dal cervello. Ciò significa che tali integratori non riescono ad incrementare i livelli di magnesio nel cervello.
La buona notizia è che un gruppo di ricercatori internazionali provenienti dal MIT, dall’Università di Tsinghua (Pechino) e dall’Università di Toronto ha sviluppato un nuovo tipo di magnesio, chiamato magnesio-L-treonato, commercializzato con il nome di Magtein®. Questa forma di magnesio è in grado di superare la barriera ematoencefalica e può essere preso sottoforma di capsule, riuscendo ad innalzare in modo efficace i livelli di magnesio nel cervello (5).
I ricercatori hanno inizialmente testato Magtein® su cavie da laboratorio, scoprendo che questa forma di magnesio era stata in grado di migliorare le capacità di apprendimento delle cavie e di migliorarne la memoria a breve e a lungo termine (6). Gli studi sugli esseri umani hanno prodotto risultati simili: i soggetti partecipanti, di età adulta, hanno mostrato significativi miglioramenti nella memoria, e i soggetti più anziani hanno riportato maggiori progressi (7).
Ogni porzione del complesso con triplo magnesio MagEnhance di Intelligent Labs contiene 1.000 mg di magnesio L-treonato Magtein®. Questa formulazione aiuta a rafforzare i livelli di magnesio nel cervello e supporta le funzioni cognitive.

In che modo il magnesio L-treonato aumenta la potenza cerebrale?
E ora, per spiegare meglio il funzionamento del magnesio L-treonato, analizzeremo un po’ più in profondità i meccanismi scientifici alla base di questo elemento “magico”, scoprendo perché è così rivoluzionario per le funzioni cognitive. L’immagine a destra ti aiuterà a seguire la spiegazione.
Il magnesio interagisce con il recettore NMDA, che è essenziale per l’apprendimento e che è collocato nello spazio (sinapsi) tra le cellule nervose (neuroni).
Il recettore NMDA viene attivato dal neurotrasmettitore glutammato e permette al calcio di passare nel canale, attivando e inviando segnali elettrici tra i neuroni.

Il magnesio può interrompere l’attivazione del recettore NMDA da parte del glutammato, “chiudendo” così la porta e impedendo al calcio di fluire nel canale, agendo praticamente da “guardiano”. Il magnesio quindi evita che troppo glutammato attivi questi recettori, per prevenire la sovrastimolazione dei neuroni.
Se le cellule sono eccessivamente stimolate, non alimentano i loro impulsi in modo normale e i segnali elettrici o le connessioni che cercano di stabilire non vanno spesso a buon fine. Prova ad immaginare un’enorme folla che cerca di passare tutta in una volta in un tornello: non è difficile capire che non sarà possibile far passare tutti insieme. Senza il magnesio a fare da guardiano, un’eccessiva e prolungata stimolazione può danneggiare le cellule nervose e di conseguenza creare problemi all’apprendimento e alla memoria sul lungo periodo (8).
Questo ruolo protettivo del magnesio spiega anche il perché aiuti ad alleviare mal di testa ed emicrania. Gli studi hanno scoperto che il magnesio, facendo rilassare i vasi sanguigni e regolando i neurotrasmettitori coinvolti negli attacchi di emicrania, può ridurre la frequenza e la gravità di questi episodi (9, 10).
A parte migliorare la potenza cerebrale, in quali altri modi il magnesio è utile?
Il magnesio è un potente elemento minerale dai numerosi benefici, che vanno ben oltre il miglioramento delle funzioni cognitive. Noi di Intelligent Labs abbiamo progettato il nostro complesso con triplo magnesio MagEnhance affinché possa essere d’aiuto in vari aspetti della salute.
MagEnhance include tre distinte forme di magnesio, ognuna delle quali è stata appositamente selezionata per le sue proprietà uniche:
Magnesio L-treonato: come hai potuto apprendere in questo articolo, questa forma è stata specificamente studiata per superare la barriera ematoencefalica. Aiuta a migliorare la memoria e la capacità di apprendimento aumentando i livelli di magnesio nel cervello.
Magnesio glicinato: conosciuto per la sua elevata biodisponibilità, questa forma non ha effetti negativi sullo stomaco e risolve in modo efficace le carenze di magnesio in tutto il corpo.
Magnesio taurato: una combinazione di magnesio e taurina, con un effetto calmante che aiuta a ridurre lo stress e a migliorare la qualità del sonno.
Insieme, queste forme di magnesio presenti in MagEnhance, non solo si prendono cura della salute del cervello, ma contribuiscono anche ad una migliore qualità del sonno, ad una riduzione dei livelli di stress e ad un miglioramento delle funzioni complessive del corpo.
Vuoi saperne di più su ciò che distingue le varie forme di magnesio? Dai un’occhiata al nostro articolo al riguardo, Magnesio glicinato, L-treonato, taurato: qual è la differenza?
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Riferimenti
- De Baaij J. H. F., et al., “Magnesium in man: implications for health and disease”, Physiological reviews, vol. 95, 1 (2015): 1-46, https://doi.org/10.1152/physrev.00012.2014.
- Slutsky I., et al., “Enhancement of Learning and Memory by Elevating Brain Magnesium”, Neuron, vol. 65, n. 2, gennaio 2010, pagg. 165-177, https://doi.org/10.1016/j.neuron.2009.12.026.
- Liao W., et al., “Magnesium Elevation Promotes Neuronal Differentiation While Suppressing Glial Differentiation of Primary Cultured Adult Mouse Neural Progenitor Cells through ERK/CREB Activation”, Frontiers in Neuroscience, vol. 11, 23 febbraio 2017, pag. 87, https://doi.org/10.3389/fnins.2017.00087.
- Puderbaugh M. e Emmady P. D., “Neuroplasticity”, PubMed, StatPearls Publishing, 2022, www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK557811.
- National Center for Biotechnology Information, “PubChem Compound Summary for CID 45489777, Magnesium L-Threonate”, PubChem, https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/Magnesium-L-Threonate.
- “Science”, Magtein.com, magtein.com/science.
- Zhang C., et al., “A Magtein®, Magnesium L-Threonate, -Based Formula Improves Brain Cognitive Functions in Healthy Chinese Adults”, Nutrients, vol. 14, 24 5235, 8 dicembre 2022, https://doi.org/10.3390/nu14245235.
- Ruppersberg J. P., et al., “The Mechanism of Magnesium Block of NMDA Receptors”, Seminars in Neuroscience, vol. 6, n. 2, 1 aprile 1994, pagg. 87-96, https://doi.org/10.1006/smns.1994.1012.
- Yablon L. A. e Mauskop A., “Magnesium in Headache”, PubMed, University of Adelaide Press, 2011, www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK507271/.
- Domitrz I. e Cegielska J., “Magnesium as an Important Factor in the Pathogenesis and Treatment of Migraine – from Theory to Practice”, Nutrients, vol. 14, n. 5, 5 marzo 2022, pag. 1089, https://doi.org/10.3390/nu14051089.